Partite IVA e regime forfettario: chiarimenti dell'Agenzia delle entrate

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Norme
|02 agosto 2021Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Le principali novità e le risposte alle domande più frequenti sui requisiti di accesso e di esclusione dalla tassazione agevolata per le Partite IVA. Esonero contributivo per partite IVA e professionisti: domande INPS entro settembre

Nel 2021 si applicano le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2020 per usufruire del regime forfettario. Rispetto ad alcune previsioni non del tutto chiare, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, facendo chiarezza su alcuni aspetti delle norme.

Quali sono i nuovi requisiti per accedere al regime forfetario?

La Manovra 2020 ha ristretto la platea di soggetti che possono accedere al regime forfettario.

Anche se, infatti, il limite dei ricavi per rimanere all'interno del regime forfettario resta quello dei 65mila euro, con la legge di bilancio 2020 vengono introdotti due ulteriori requisiti:

  • il primo è quello che richiede alle partite IVA di non aver sostenuto, nell’anno precedente, spese superiori a 20mila euro lordi per il personale e per il lavoro accessorio;
  • il secondo riguarda, invece, i redditi da lavoro dipendente o da pensione (sempre riferiti all’anno precedente) che non debbono avere superato i 30mila euro l’anno.
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