L'Ue è sulla buona strada per raggiungere, entro il 2020, l'obiettivo del 20% di rinnovabili nel mix energetico dell'Unione. “Non solo rispettiamo il calendario, ma siamo più avanti in direzione del traguardo”, ha spiegato il commissario all'Energia Günther Oettinger, presentando la nuova comunicazione di Bruxelles sulla politica energetica. L'obiettivo ora è, però, guardare oltre il 2020 e far convergere i diversi regimi di sostegno adottati nei 27 Stati membri.
Il settore energetico, più di ogni altro comparto economico, ha spiegato il commissario, richiede una pianificazione di lungo periodo perché gli investitori possano operare in sicurezza, ma anche regole certe, perchè i cambiamenti improvvisi, anche in un solo Stato membro - e qui sembra di risentire i frequenti richiami sull'instabilità delle regole italiane sul Conto Energia per il fotovoltaico - destabilizzano il mercato e minano la fiducia in tutta l'Ue.
Se, dunque, nell'immediato, servono un maggiore coordinamento per quanto riguarda i sistemi incentivanti e più ricorso a meccanismi di scambio delle rinnovabili tra gli Stati membri, per il lungo periodo, bisogna pensare a un sistema di decisione solido che dia certezza in materia normativa a chi deve investire, almeno fino al 2030.