
I costi dell’energia tarano più del 20% delle spese variabili per le aziende agricole, con percentuali ancora più elevate per alcuni comparti.
Per invertire tale tendenza e ridurre quindi le emissioni inquinanti del settore agrifood - responsabile del 9% delle emissioni di gas serra nazionali - nel Piano nazionale di ripresa e resilienza si punta molto sulle energie rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico.
I progetti di investimento che nel PNRR uniscono agroalimentare e rinnovabili sono due: da un lato ci sono 1,1 miliardi destinati all’agro-voltaico, dall’altro 1,5 miliardi per l’agrisolare.
Se l’agrivoltaico punta su sistemi ibridi per la produzione agricola e di energia che, senza compromettere l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura, contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende, l’agrisolare intende invece utilizzare i tetti degli edifici per installare milioni di pannelli fotovoltaici.