Chat with us, powered by LiveChatBruxelles contro ostacoli fiscali alla mobilita' transfrontaliera dei lavoratori - FASI
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Bruxelles contro ostacoli fiscali alla mobilita' transfrontaliera dei lavoratori

|Novità
03 aprile 2012

Algirdas Šemeta - Credit © European Union, 2012"Le norme dell'Unione europea sono chiare: tutti i cittadini dell'UE devono essere trattati in modo equo all'interno del mercato unico". Così il commissario europeo per la Fiscalità e l’unione doganale, Algirdas Šemeta, commenta la decisione dell'Esecutivo comunitario di analizzare, nel corso del 2012, i sistemi fiscali degli Stati membri per verificare la presenza di misure discriminatorie nei confronti dei cittadini europei che lavorano in un paese Ue diverso da quello di residenza.

I lavoratori transfrontalieri sono oltre 1,2 milioni, con salari lordi versati, nel 2010, pari a 46,9 miliardi di euro. Una fascia di popolazione che, secondo la Commissione, può dare un contributo decisivo alla crescita dell'Europa, ma che rischia di essere penalizzata dai regimi fiscali degli Stati membri.

L'iniziativa dell'Esecutivo Ue consiste, quindi, nell'analizzare le disposizioni in materia fiscale dei 27, per individuare eventuali misure discriminatorie che danneggiano o scoraggiano la mobilità dei lavoratori all'interno del mercato unico.

In particolare la Commissione verificherà se esistono differenze nel trattamento fiscale dei cittadini europei residenti e non residenti, ad esempio se questi ultimi, nel paese in cui percepiscono la maggior parte del loro reddito, sono tassati in misura superiore rispetto ai residenti di quello stesso Stato.

In caso di irregolarità, Bruxelles potrà chiedere modifiche alle autorità nazionali e, qualora le richieste non venissero soddisfatte, avviare procedure di infrazione nei loro confronti.

Per i cittadini che vogliono conoscere meglio i proprio diritti, l'Unione mette, invece, a disposizione due servizi: "La tua Europa - Consulenza", per questioni relative all'assicurazione sanitaria piuttosto che ai sussidi di disoccupazione, e "SOLVIT", per aspetti amministrativi quali il riconoscimento delle qualifiche professionali in un altro Stato membro.

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La tua Europa - Consulenza

SOLVIT

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