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Testo Unico Rinnovabili, il decreto in Gazzetta. Ecco cosa cambia con il nuovo anno
Il Testo Unico per le rinnovabili (Dlgs n. 190-2024) è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e dal 30 dicembre sarà operativo. A fine novembre il Consiglio dei Ministri aveva dato il via libera definitivo dopo il passaggio alle Camere che hanno apposto una lunga lista di richieste di integrazioni, alcune delle quali recepite. Il Testo Unico FER nasce per semplificare le procedure amministrative per la costruzione, la posa in opera, l'esercizio e le modifiche degli impianti rinnovabili, dividendo tutti gli iter autorizzativi in tre macro categorie: attività libera, procedura abilitativa semplificata (PAS) e autorizzazione unica. Ma non tutto è stato semplificato.
In Evidenza
Aree idonee, il governo non eserciterà i poteri sostitutivi
Una precisazione del ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin fa chiarezza sulle tempistiche del provvedimento per l'individuazione delle aree idonee per la produzione di energie rinnovabili. Riferendosi alla sospensiva parziale del Consiglio di Stato, ha dichiarato: «Non è intenzione del governo attivare poteri sostitutivi fino a definizione del contenzioso giudiziario». Nel frattempo il GSE ha pubblicato le modalità operative della Piattaforma Aree Idonee (PAI) dove le Regioni e le Province autonome possono caricare i dati relativi alle aree idonee. La PAI ha una funzione di supporto e di aiuto agli enti locali però, per l'appunto, su tutta la tempistica è intervenuta la sentenza del Consiglio di Stato.
Novità
Terna: dalla BEI finanziamento da 400 milioni per il rinnovo della rete elettrica nazionale
Via libera a un finanziamento della Banca europea per gli investimenti (BEI) per finanziare investimenti di rinnovo della rete di trasmissione elettrica nazionale, al fine di migliorarne la resilienza e l’affidabilità.
In Evidenza
PNIEC, per il Net Zero l'Italia punta al nucleare
Sì alla decarbonizzazione, sì ad accelerarne il processo, ma tenendo «in attenta considerazione i vari aspetti di sostenibilità economica e sociale, nonché di compatibilità con altri obiettivi di tutela ambientale». Anche per questo - secondo il governo - il nucleare è una scelta "pragmatica" e necessaria, superando «approcci velleitari del passato». È quanto si legge nel PNIEC, il Piano integrato energia e clima, inviato il 9 luglio nella forma completa dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica alla Commissione Europea. La vera novità è quindi il nucleare che per la prima volta entra in una visione di scenario della pianificazione energetica nazionale.