Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

Lanciato nel 2007, il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) si propone di introdurre nelle scuole strumenti di apprendimento innovativi, come le Lavagne Interattive Multimediali (LIM), e di formare gli insegnanti al loro uso. L’obiettivo di più lungo termine è di passare dal sistema d’istruzione basato sulle lezioni frontali (in cui gli studenti ricevono passivamente le informazioni) a quello più dinamico ed aperto reso possibile dalle nuove tecnologie.

Nella sua fase sperimentale, il PNSD si articola in quattro progetti d’innovazione:

• Piano LIM, con l’introduzione graduale nelle scuole delle Lavagne Interattive e la formazione di almeno tre insegnanti per ciascuna lavagna acquistata (al 2012 il 10,1% delle classi possiede una LIM);
• Cl@sse 2.0, in cui l’uso delle TIC viene sperimentato in singole classi per un periodo di 2-3 anni;
• Scuol@ 2.0, un progetto simile al precedente ma che coinvolge un’intera scuola;
• Editoria Digitale Scolastica, che fornisce alle classi strumenti tecnologici avanzati con cui sperimentare i prototipi per lo sviluppo di libri di testo digitali.

Tutti questi progetti sono stati lanciati su base volontaria. Le scuole che hanno deciso di partecipare sono state organizzate in poli formativi regionali, con l’obiettivo di condividere competenze e costi e, nel prossimo futuro, di coinvolgere altre scuole.

Grande importanza ha anche il coinvolgimento degli insegnanti, che dovrebbero utilizzare le LIM come trampolino di lancio per introdurre anche altre tecnologie in aula e modificare il proprio approccio d’insegnamento di conseguenza.

Secondo uno studio OSCE del 2013, l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei nell’introduzione delle nuove tecnologie e dei nuovi metodi didattici nelle scuole. Lo studio considera un “cavallo di Troia” l’introduzione delle LIM, che fungono da punto di partenza per la formazione degli insegnanti, non solo in corsi specifici, ma anche a livello informale, attraverso l’interesse e la partecipazione dei colleghi.

Il Bando per la formazione dei docenti in campo ICT

Il bando appena lanciato dal Ministero fa parte della fase due del PNSD ed è rivolto alle scuole che fanno parte dei poli formativi regionali.

Lo stanziamento del MIUR è di un milione di euro, ripartito tra tutte le Regioni in base al numero di insegnanti presenti in ciascuna. I progetti di formazione dovranno coinvolgere almeno una scuola per ogni provincia della Regione in cui si svolgeranno.

I contributi sono rivolti a progetti per l’incremento del personale coinvolto nell’uso delle TIC, per il superamento dell’utilizzo esclusivo dei libri cartacei e per la verifica dei risultati dei corsi.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 24 novembre 2014. Ciascun progetto verrà valutato dal Direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del MIUR.

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Piano Nazionale Scuola Digitale

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