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Riforma PA – primo ok per decreti dirigenti, CCIAA ed Enti pubblici ricerca

|Novità
26 agosto 2016

Via libera preliminare ai decreti legislativi sui dirigenti della PA, le Camere di Commercio e gli Enti pubblici di ricerca

Riforma PA

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In occasione del Consiglio dei Ministri di giovedì, che ha stanziato i primi 50 milioni di euro per il terremoto nel Centro Italia, sono stati approvati in via preliminare una serie di provvedimenti in materia di Pubblica amministrazione, Camere di Commercio ed Enti pubblici di ricerca, in attuazione della legge Madia.

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Dirigenti PA

Via libera preliminare per il decreto legislativo sulla dirigenza della Repubblica, previsto dalla riforma Madia della Pubblica amministrazione (legge n. 124 del 2015).

Il testo riguarda le figure dei dirigenti statali, regionali e locali, qualifiche cui si può accedere per corso-concorso o per concorso, e prevede:

  • la trasformazione della Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna) in un'Agenzia per il reclutamento e la formazione del personale della PA;
  • l'istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica, di apposite Commissioni per la dirigenza statale, regionale e locale, che preselezionano i candidati ai fini del conferimento degli incarichi di dirigenti generali ed effettuano la valutazione ex post delle scelte effettuate dalle amministrazioni per gli altri incarichi;
  • la definizione di una durata di quattro anni, rinnovabili per altri due, per gli incarichi dirigenziali;
  • la licenziabilità per il dirigente a cui è stato revocato l’incarico per inadempienza e che ha non ha ottenuto un nuovo incarico entro l'anno successivo.

Camere di Commercio

Il secondo decreto legislativo approvato il via preliminare riguarda il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle CCIAA scenderà dalle attuali 105 a un massimo 60 (garantendone almeno una per Regione) attraverso l'accorpamento di quelle che hanno meno di 75mila imprese iscritte.

Inoltre il testo prevede:

  • la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%;
  • la riduzione del 30% del numero dei consiglieri;
  • la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori;
  • l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili;
  • la limitazione del numero delle Unioni regionali;
  • una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.

Rafforzata, infine, la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, che valuterà le performance delle CCIAA attraverso un comitato indipendente di esperti.

Enti pubblici di ricerca

Primo via libera, infine, anche per il decreto legislativo per la semplificazione delle attività degli Enti pubblici di ricerca. Maggiore autonomia gestionale e statutaria e recepimento della Carta europea dei ricercatori sono alcune delle novità del provvedimento che permette agli Enti di assumere liberamente entro il limite dell’80% del proprio bilancio.

Gli Enti pubblici di ricerca vengono inoltre svincolati dal ricorso obbligatorio al mercato elettronico per gli acquisti di attrezzature scientifiche e non dovranno più essere sottoposti ai controlli preventivi sui contratti per esperti e collaboratori professionali.

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Photo credit: T. Barchielli

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