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Sla: ripartite risorse Fondo non autosufficienze, nel Lazio interventi per 9 milioni di euro

|Novità
28 maggio 2012

Sedia a rotelle - my stificationIn seguito alla ripartizione a livello regionale delle risorse finanziarie affluenti al Fondo per le non autosufficienze a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), per l'anno 2011 - pari a complessivi 100 milioni di euro -, la Regione Lazio ha approvato un programma di interventi da 9 milioni di euro in favore di tali categorie. Quattro le azioni previste per la realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali.

La delibera approvata dalla Giunta Polverini dà attuazione alle risorse attribuite alla Regione dal ministero del Welfare - di cui al Decreto Interministeriale dell'11 novembre 2011.

Il programma regionale si articola in quattro diverse azioni:

  1. concessione di assegni di cura al fine di garantire assistenza per un numero di ore corrispondente alle differenti criticità, fino a 24 ore su 24;
  2. realizzazione di una prima ‘isola di sollievo’, una struttura socio-sanitaria dove accogliere per brevi periodi la persona affetta da Sla o nel passaggio dall’ospedale al domicilio o nei casi in cui i familiari improvvisamente non possono provvedere all´assistenza;
  3. formazione di nuovi operatori, attività di informazione rivolte ai familiari e ai medici di famiglia;
  4. monitoraggio sui servizi e i bisogni, per standardizzare gli interventi sul territorio, mettere a regime il registro regionale delle persone con Sla e ottimizzare le risorse.

“Si tratta di un programma articolato di azioni – ha dichiarato la presidente della Regione Lazio – nato da un lungo lavoro di confronto tra l’Assessorato alle Politiche sociali e Famiglia e i diversi soggetti del settore, come l’Asp e il referente regionale al Tavolo nazionale delle malattie rare, i maggiori centri regionali di riferimento come il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, insieme alle principali associazioni nazionali e regionali. È fondamentale, infatti, non solo creare una rete di collaborazione tra professionalità sanitarie e sociali, per una maggiore integrazione, ma promuovere inoltre sinergie con il terzo settore e il mondo del volontariato, i quali in questi anni hanno sviluppato importanti competenze nel campo. Competenze che intendiamo valorizzare, perché è solo attivando questa partecipazione che possiamo migliorare in qualità, quantità e appropriatezza le risposte sugli effetti sociali della Sla”.

Nella ripartizione dei 100 milioni di euro del Fondo per le non autosufficienze, a fare la parte del leone è la Regione Lombardia, con quasi 15,5 milioni di euro; seguono Campania e Lazio, con circa 9 milioni, Sicilia con oltre 8 milioni, Veneto con 7,8 milioni e via via tutte le altre.

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Decreto Interministeriale dell'11 novembre 2011

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