Chat with us, powered by LiveChatLe novità sui contributi per gli impianti di liquefazione gas e trasporto Gln e Bio-Gnl - FASI
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Le novità sui contributi per gli impianti di liquefazione gas e trasporto Gln e Bio-Gnl

|Novità
30 giugno 2022

Foto di Tom Fisk da PexelsDal 10 luglio le imprese produttrici e distributrici di gas naturale liquefatto, nonchè gli armatori che effettuano il rifornimento delle unità navali in ambito portuale, possono accedere al bando da 220 milioni di euro, finanziato dal Fondo complementare al PNRR.

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Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha infatti firmato il decreto che definisce la procedura da seguire per realizzare gli interventi previsti dal Fondo Nazionale Complementare (PNC), volti a creare impianti di liquefazione di gas naturale, punti di rifornimento nei porti di gas naturale liquefatto (Gnl e Bio-Gnl), nonché ad acquistare navi per consentire le attività di bunkeraggio.

Come funziona il bando PNRR per gli impianti di liquefazione e trasporto di gas

Nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR - che, lo ricordiamo, stanzia risorse nazionali per realizzare una serie di interventi rimasti fuori dal PNRR - è stata prevista anche una misura per la realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale sul territorio nazionale necessari alla decarbonizzazione dei trasporti e in particolare nel settore marittimo, nonché di punti di rifornimento di gas naturale liquefatto (GNL) e Bio-GNL in ambito portuale con le relative capacità di stoccaggio e per l'acquisto delle unità navali necessarie a sostenere le attività di bunkeraggio a partire dai terminali di rigassificazione nazionali.

La misura ha una dotazione di 220 milioni di euro, di cui:

  • 90 milioni per la realizzazione di impianti di liquefazione del gas naturale, 
  • 40 milioni per la realizzazione di punti di rifornimento di Gnl e Bio-Gnl in ambito portuale, 
  • 90 milioni per l’acquisto di unità navali per le attività di bunkeraggio. 

Le risorse - che sono state ripartite tra il 2021 e il 2026 - sono destinate al finanziamento degli interventi ammissibili, in misura non superiore al 50% del relativo costo.

Al bando possono accedere: gli operatori economici, in forma singola o associata, gli operatori economici comunitari con organizzazione stabile nel territorio italiano e, infine, le imprese armatoriali di cui all’art. 265 del Codice.

Tutte le tempistiche del bando per gli impianti di liquefazione del gas

Il procedimento per l’assegnazione delle risorse prevede all’inizio una fase istruttoria svolta dalla Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale del MIMS, a cui segue poi la valutazione vera e propria delle domande, effettuata sulla base di specifici criteri, come: 

  • la qualità del progetto; 
  • gli elementi innovativi e i contenuti tecnico-scientifici del progetto; 
  • l’impatto previsto sulla filiera produttiva nell’ambito territoriale di riferimento; 
  • il contributo all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale.

Quanto alla realizzazione concreta delle opere, anche in questo caso i tempi sono parecchio serrati. Entro il 31 marzo 2025, infatti, dovrà essere realizzato l'acquisto delle navi per il bunkeraggio.

Un anno dopo invece (cioè entro il 31 marzo 2026) è prevista la deadline per la conclusione dei lavori di realizzazione vera e propria degli impianti. Tuttavia - spiegano dal ministero - il MIMS “si riserva di ammettere al contributo anche interventi che richiedano un tempo più lungo in presenza di circostanze o condizioni tecniche debitamente motivate”.

Infine, per quanto riguarda le domande di contributo, il bando prevede una finestra temporale di due mesi che si apre il 10 luglio 2022 e si chiude il 10 settembre 2022.

Foto di Tom Fisk da Pexels

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