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CIPE: indirizzi a SACE per rilascio garanzie su progetti Green Deal

|Novità
30 settembre 2020

Seduta CIPE del 29 settembre 2020: Photocredit CIPEI principali provvedimenti di ieri del CIPE riguardano la riconversione dei cicli produttivi delle imprese, grazie agli indirizzi a SACE per rilasciare garanzie per progetti Green deal. Ok anche a Marche e FVG per l’uso dei fondi UE contro l'emergenza covid. Infine una serie di atti su dissesto idrogeologico e autostrade. 

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Durante la seduta del 29 settembre 2020 presieduta dal Premier Giuseppe Conte, il CIPE ha adottato una serie di provvedimenti importanti per il rafforzamento della strategia nazionale a sostegno della transizione green del Paese.

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha infatti approvato una serie di delibere che proseguono lungo la rotta tracciata dal Governo per favorire la riconversione dei cicli produttivi delle imprese italiane, sviluppare le infrastrutture, sostenere finanziariamente le misure anti-Covid attraverso il contributo dei Fondi strutturali europei e delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) ed accompagnare il Paese verso il Green deal.

SACE a servizio delle riconversione green delle imprese

Tra gli atti più importanti deliberati ieri dal CIPE figurano senza dubbio le due delibere che riguardano SACE: quella che interessa l’emanazione di indirizzi, per l’anno 2020, in materia di rilascio di garanzie per progetti o iniziative riguardanti il Green Deal e quella che ha approvato, invece, la nuova Convenzione con il MEF per lo svolgimento dell’attività operativa di SACE.

Per quanto riguarda il rilascio delle garanzie, gli indirizzi riguardano:

  • Progetti tesi ad agevolare la transizione verso un’economia pulita e circolare e ad integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili;
  • Progetti tesi ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente, con particolare riferimento a progetti volti a favorire l’avvento della mobilità multimodale automatizzata e connessa, idonei a ridurre l’inquinamento e l’entità delle emissioni inquinanti, anche attraverso lo sviluppo di sistemi intelligenti di gestione del traffico, resi possibili dalla digitalizzazione.

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Ok a Marche e FVG alle misure anti-Covid con i fondi europei

Di rilevo è stata anche la decisione del CIPE che ha disposto la possibilità di utilizzare le risorse dei Fondi strutturali europei (Fondi SIE) e del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per finanziare misure di contrasto all'emergenza Covid-19. Le Regioni destinatarie degli Accordi sono le Marche e il Friuli Venezia Giulia (FVG). 

Nel luglio scorso il CIPE aveva già adottato provvedimenti per altre regioni del centro-nord e quello di ieri è stato un ulteriore “step” del processo che si concluderà nei prossimi mesi nell’esame dei Piani di sviluppo e coesione a completamento del processo di riprogrammazione delle risorse FSC ai sensi dell’articolo 44  del dl Crescita.

Con l’occasione sono state presentate anche le informative in materia di FSC che riguardano la riprogrammazione nelle regioni Abruzzo, Calabria, Lombardia.

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Dissesto idrogeologico, beni confiscati e sanità

Alle decisioni in materia Green deal e fondi UE, si sommano una serie di deliberazioni su altri temi essenziali per la vita del Paese e che riguardano la fragilità idrogeologica, la mafia e la salute.

Sul primo fronte, il CIPE ha approvato la modifica della delibera n. 64 del 2019 concernente misure per salvaguardare le risorse e accelerare e gli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla tutela della risorsa ambientale. 

Per quanto riguarda il contrasto alla mafia, invece, il Comitato ha disposto l'assegnazione di 10 milioni di euro nell’ambito del Piano di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Infine è stato approvato il riparto delle somme accantonate sul Fondo sanitario nazionale 2019 e 2020 ai fini dell’esenzione delle percentuali di sconto per le piccole farmacie che spesso svolgono un’importante funzione di presidio territoriale nei centri minori.

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Convenzioni autostradali

Il Comitato ha infine udito una serie di informative in materia di infrastrutture. 

Una prima informativa ha riguardato lo stato di avanzamento dei decreti interministeriali di aggiornamento del periodo concessorio delle convenzioni autostradali delle seguenti concessioni, che sono stati firmati e inviati alla Corte dei conti per la registrazione: 

  • Autostrada Brescia-Padova S.p.A.;
  • Società autostrada Ligure Toscana (SALT) S.p.A. tronco Autocisa, La Spezia-Parma;
  • Autostrada dei Fiori tronco A6 Torino-Savona S.p.A.. 

La seconda informativa, invece, riguarda l’iter di aggiornamento del periodo concessorio delle convenzioni autostradali e meccanismi di calcolo. Il MIT ha infatti chiesto una versione aggiornata dei piani economico finanziari alle società di gestione, per presentarli al CIPE dopo istruttoria, alla luce delle novità normative e regolatorie e del contenzioso pendente. Tra le società figura ASPI il cui PEF è stato trasmesso all’autorità di regolazione dei trasporti per il parere di competenza, e le cui valutazioni saranno assunte a riferimento per gli aggiornamenti delle restanti società. 

La terza informativa concerne, infine, l’attuazione della delibera CIPE n. 38 del 2019 sul “Criterio generale per l’accertamento e per la definizione dei rapporti economici riferibili alle società concessionarie autostradali limitatamente al periodo intercorrente tra la data di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario”. Le società concessionarie scadute, cui si applica la regolazione e per le quali sono in corso le procedure di gara, sono: Autostrade Meridionali, Ativa e Satap A21 (affidamento congiunto delle tratte), Salt e Autofiori A10 (affidamento congiunto delle tratte con trasferimento differito di Autofiori al 2022). Sono in corso di definizione i procedimenti di riaffidamento dell’Autostrada del Brennero (A22) e di Autovie Venete secondo modalità in house. 

Le società concessionarie hanno impugnato la delibera n. 38/2019 in sede giudiziaria, ma i ricorsi pendenti non interferiscono con le procedure di gara in via di perfezionamento. 

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Photocredit: CIPE 

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