Chat with us, powered by LiveChatStrategia aree interne: contributi in arrivo per oltre 3mila Comuni - FASI
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Strategia aree interne: contributi in arrivo per oltre 3mila Comuni

|Novità
17 settembre 2020

Aree interne - Photo credit: Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano ha firmato il decreto che sblocca 210 milioni di euro a favore della ripresa delle attività economiche nelle aree interne messi a disposizione dalla legge di Bilancio e dal decreto Rilancio.

Le misure del decreto Rilancio: il testo della legge 77-2020

I 210 milioni di euro destinati agli Enti locali delle aree interne finanzieranno misure di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali. L'obiettivo è promuovere la crescita e l'occupazione in questi territori, per dare futuro ad oltre 10 milioni di persone che ancora vivono nelle aree più periferiche del paese e contrastare la tendenza allo spopolamento.

Cos'è la Strategia nazionale per le aree interne

Adottata per contrastare la marginalizzazione e il declino demografico nelle aree più remote del paese, che costituiscono circa tre quinti dell’intero territorio italiano, la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) rappresenta una politica di sviluppo e coesione territoriale, che si fonda su un approccio place based e su nuove modalità di governance locale multilivello per rispondere ai bisogni della popolazione in termini accesso ai servizi essenziali, dalla mobilità alla scuola, passando per sanità e reti tlc, e promuovere la crescita economica.

Attualmente la SNAI riguarda 72 aree, per un totale di 1.077 Comuni e circa 2.072.718 abitanti. Delle aree selezionate, 54 vedono le rispettive Strategie d'area approvate dal Comitato tecnico SNAI e 38 hanno sottoscritto gli Accordi di Programma Quadro.

Gli investimenti in programma in base agli APQ sottoscritti o in sottoscrizione sono dedicati alla sicurezza del territorio, l’efficientamento energetico, i sistemi produttivi territoriali, l'inclusione sociale, l'assistenza tecnica, i servizi digitali, l'istruzione, i servizi sanitari e socio educativi, il trasporto, la valorizzazione delle produzioni tipiche locali, il sostegno alle imprese.

Le risorse per il finanziamento degli interventi previsti ammontano a 668 milioni di euro, di cui 202 milioni di euro dalle leggi di Bilancio, 623 milioni di euro dai Programmi operativi regionali cofinanziati da FESR, FSE, FEASR e FEAMP e 122 milioni da altre risorse pubbliche e private.

Aree interne - firmati nuovi Accordi di Programma Quadro

Contributi ai Comuni per le attività economiche nelle aree interne

Il decreto appena approvato dal ministro Provenzano definisce la platea dei beneficiari dei fondi stanziati dalla manovra e dal decreto Rilancio tenendo conto dell’ammontare delle risorse disponibili e della necessità di intervenire nei Comuni inclusi nella Strategia per lo sviluppo delle aree interne che sono più marginali e meno popolosi e quindi maggiormente bisognosi di misure di sostegno all'economia locale. Un bisogno esacerbato dalle conseguenze dell’epidemia COVID-19 sul piano sociale ed economico.

I criteri di riparto dei fondi individuati dal provvedimento sono quindi, da una parte, la perifericità, dall'altra, la minore dimensione demografica.

Il risultato è l'assegnazione dei fondi a tutti i Comuni identificati come Intermedi, Periferici e Ultra-periferici dall'Accordo di Partenariato 2014-2020, con popolazione fino a 3mila abitanti, e a tutti i Comuni identificati come Periferici e Ultra-periferici dall'Accordo di Partenariato 2014-2020, fino a 5000 abitanti.

Complessivamente la platea dei beneficiari è composta da 3.101 Comuni, per una popolazione complessiva di 4.171.667 abitanti, che beneficeranno di circa 12mila euro per l’annualità 2020 e di circa 8mila euro per ciascuna delle annualità 2021 e 2022.

"Il rilancio delle aree interne è un’opportunità reale per tutto il paese”, ha dichiarato Provenzano. “Continueremo a puntare con il rafforzamento della SNAI su azioni innovative, sulla progettazione di strategie condivise fra comuni e cittadini, anche per individuare nuove prospettive di sviluppo. Ma con questo provvedimento - ha aggiunto - vogliamo sostenere da subito le imprese commerciali e artigianali perché solo garantendo il lavoro si può assicurare un futuro alle comunità”.

Aree interne: l’Italia (e l’Europa) che sta affondando

Photo credit: Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay 

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