Chat with us, powered by LiveChatIl CdM approva il decreto legislativo su efficienza energetica - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Il CdM approva il decreto legislativo su efficienza energetica

|Novità
08 luglio 2020

Efficienza energetica - Photo by Andreea Ch from PexelsIl provvedimento del Governo che recepisce la direttiva UE sull’efficienza energetica prevede lo stanziamento di maggiori risorse per gli immobili della pubblica amministrazione.

> Cosa prevede il Piano nazionale energia e clima (PNIEC)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva UE 2018/2002 sull’efficienza energetica, approvata nell'ambito del Pacchetto energia ed entrata in vigore a fine 2018.

Cosa prevede il decreto efficienza energetica

Il decreto adottato da Palazzo Chigi prevede: 

  • l’estensione dell’obbligo di risparmio energetico dal 2021 al 31 dicembre 2030;
  • più risorse per l’efficientamento degli immobili della pubblica amministrazione, e nello specifico del Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC) fino al 2030: passa da 30 a 50 milioni annui la quota derivante dai proventi delle aste CO2;
  • integrazione delle prescrizioni per la misurazione e la fatturazione dei consumi energetici, prevedendo l’impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto a partire dal 25 ottobre 2020.

Il decreto prevede inoltre che gli obiettivi di risparmio energetico siano raggiunti tramite regimi obbligatori di efficienza energetica e misure alternative.

Infine, per potenziare la capacità di risparmio energetico italiana prevede: 

  • la realizzazione di un sistema informatico per la gestione dei progetti;
  • la ridefinizione dell’attività di monitoraggio dei consumi annui delle Pubblica Amministrazione, sfruttando il Sistema Informativo Integrato;
  • l’eliminazione dell’esenzione dalla diagnosi per le imprese che sono dotate di schemi EMAS e di certificazioni ISO 14001, in quanto non rilevanti ai fini energetica e l’introduzione di sanzioni in caso di inadempimento della diffida ad eseguire le diagnosi energetiche e in caso di mancata attuazione di almeno uno degli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi stesse;
  • la ridefinizione e il rinnovo fino al 2030, con un incremento della dotazione, del Piano di informazione e formazione per l’efficienza energetica;
  • la possibilità di concedere finanziamenti a fondo perduto nell’ambito del Fondo nazionale per l’efficienza energetica.

> Le agevolazioni del Fondo nazionale efficienza energetica

;