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Agenzia Coesione territoriale: Antonio Caponetto nuovo direttore generale

|Novità
06 settembre 2018

Cretu e Lezzi - © European Union, 2018/Photo: Jennifer JacquemartUfficiale il passaggio di testimone alla guida dell'Agenzia per la coesione territoriale: a Maria Ludovica Agrò, direttore generale fin dalla sua creazione, subentra Antonio Caponetto. A lui spetterà accelerare la spesa dei fondi UE a rischio disimpegno.

La proposta della Commissione per la Politica di Coesione post 2020

Antonio Caponetto si è insediato ufficialmente mercoledì alla guida dell'Agenzia per la coesione territoriale, subentrando a Maria Ludovica Agrò, direttore generale fin dal dicembre 2014 e da ora in pensione. Presente la ministra per il Sud Barbara Lezzi, che nella stessa giornata ha incontrato il personale di ruolo dell’Agenzia e ha partecipato alla prima riunione della cabina di regia del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 dall'insediamento del nuovo Governo.

Caponetto alla guida dell'Agenzia per la coesione

Classe 1965, già consigliere presso Palazzo Chigi e segretario generale presso il Ministero dell’Ambiente, il nuovo direttore generale dell’Agenzia vanta una solida esperienza in materia di coesione territoriale. Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Catania, Antonio Caponetto è stato infatti coordinatore dell’Ufficio Investimenti immateriali e coesione territoriale nell’ambito del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sul tavolo del nuovo direttore generale c'è anzitutto la sfida dei 18 Programmi operativi 2014-2020 che non hanno raggiunto il target infra annuale di verifica della spesa e sono a rischio disimpegno dei fondi europei. A conclusione dell’anno contabile che va dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018, infatti, la spesa sostenuta e certificata è risultata pari a poco meno di 4,5 miliardi di euro e i rimborsi UE si sono fermati a circa 2,8 miliardi di euro, il 53% delle risorse da richiedere a Bruxelles entro la fine dell'anno corrente per evitare il disimpegno automatico.

“Ci sarà certamente bisogno di un cambio di passo: maggiore presenza sui territori per verificare l’andamento dei progetti e sostegno tecnico costante nei confronti delle Regioni saranno fondamentali per riuscire a utilizzare queste risorse di più e meglio”, ha commentato la ministra Barbara Lezzi. “Sono certa che questo potrà avvenire: l’Agenzia è dotata delle professionalità in grado di adempiere al meglio a questo compito e ritengo che il nuovo direttore generale saprà svolgere il suo ruolo con dedizione e competenza”, ha aggiunto.

> Fondi UE 2014-2020: ritardi per 18 Programmi operativi

Avanti sul Fondo Sviluppo e Coesione

Nella giornata di ieri si è tenuta presso la Sala verde di Palazzo Chigi anche la prima cabina di regia del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 dopo l’insediamento del nuovo esecutivo. Alla cabina di regia, presieduta dalla ministra Lezzi, hanno preso parte tra gli altri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, la ministra degli Affari Regionali Erika Stefani e il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per ribadire l’importanza di realizzare un forte coordinamento sul controllo e sulla spesa dei programmi finanziati dal Fondo che, per l’80%, sono destinati alle Regioni del Sud.

Nel caso si evidenzino eventuali criticità o ritardi nell’attuazione dei programmi FSC, ha avverito la ministra, saranno intraprese misure correttive di riprogrammazione o di definanziamento degli interventi. Tutto questo, ha chiarito Lezzi, sarà realizzato in un’ottica di collaborazione tra istituzioni volta a rafforzare le politiche di coesione.  

Politiche Coesione - il quadro dei fondi UE e nazionali

© European Union, 2018/Photo: Jennifer Jacquemart

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