Sviluppare l’offerta di venture capital per investimenti nel capitale di rischio di startup e PMI localizzate, o che intendono localizzarsi, nella Regione Lazio con un effetto leva sui capitali di coinvestitori privati, anche attraverso piattaforme autorizzate di equity crowdfunding.

E’ l’obiettivo di Innova Venture, il fondo di venture capital della Regione che può contare su una dotazione di 20 milioni di euro provenienti dal POR FESR 2014-2020. Risorse che vanno ad aggiungersi ai 56 milioni (anche in questo caso provenienti dai fondi europei) di Lazio Venture, altro strumento regionale lanciato lo scorso anno per sviluppare il mercato degli operatori di venture capital.

Nei prossimi mesi questi fondi andranno a stimolare l’arrivo di altre decine di milioni di euro da parte dei privati per sostenere la parte più innovativa dell’economia del Lazio.

Come funziona Innova Venture

Il fondo si concentrerà sulle imprese che hanno più difficoltà a rientrare nelle politiche di investimento dei fondi cofinanziati e con business che suscitano l’interesse di una platea più ampia di investitori (altri fondi anche esteri, business angel, finanziarie, imprese di settore, ecc.).

Possono proporre l’investimento le PMI che non abbiano operato in alcun mercato, che non abbiano effettuato la loro prima vendita commerciale da oltre 7 anni o che richiedano investimenti in equity e/o quasi equity per importi superiori alla media del loro fatturato negli ultimi 5 esercizi, e a promotori (persone fisiche o giuridiche) di PMI da costituire dopo la delibera del Comitato di Investimento e prima dell’effettivo coinvestimento.

Almeno il 50% degli investimenti sarà in imprese il cui ambito di operatività sia riferito alle aree individuate nella Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio e ai settori “ad alta intensità di conoscenza”.

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Innova Venture di norma acquisisce partecipazioni temporanee (massimo 5 anni, con eventuale grace period di ulteriori 3 anni) tramite aumenti di capitale nelle imprese proponenti, ma può investire anche in strumenti di quasi equity, comunque sempre insieme a coinvestitori privati e indipendenti dall’impresa proponente e alle medesime condizioni (coinvestimento).

Il coinvestimento dev’essere in denaro, di minoranza e avvenire mediante la sottoscrizione di strumenti di equity e/o quasi equity di nuova emissione, con possibilità di eventuali interventi di replacement capital per un massimo del 25% del coinvestimento.

L’investimento del coinvestitore privato può essere del 30% per le imprese che non hanno ancora operato in alcun mercato, non avendo ancora effettuato la prima vendita commerciale, del 40% per quelle che operano in un mercato qualsiasi da meno di sette anni dalla prima vendita commerciale e del 60% del coinvestimento totale per le imprese che necessitano di un investimento per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico.

L’investimento complessivo di Innova Venture, in caso di follow-on con i medesimi coinvestitori iniziali o altri, può raggiungere un importo massimo di 2,5 milioni di euro.

Le proposte dovranno essere presentate dal 18 settembre 2018. La valutazione e le relative decisioni di investimento, gestione e disinvestimento, spetteranno a un comitato di investimento indipendente con una consolidata esperienza negli investimenti in venture capital, che selezionerà gli investimenti in base ai ritorni finanziari attesi e secondo logiche commerciali.