La Regione stanzia 19,5 milioni di euro per avviare una nuova misura che intende ottimizzare l’uso e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca già esistenti in Piemonte e crearne di nuove in diversi ambiti tecnologici e scientifici. In questo modo si potrà per aumentare l’attrattività del territorio nei confronti degli investitori esteri e delle risorse umane di eccellenza.

Destinatari del provvedimento, finanziato con il programma operativo del FESR 2014-2020, sono gli organismi pubblici che intendono investire in laboratori ed attrezzature ed otterranno fino al 50% della somma necessaria. Tra i criteri preferenziali figurano il livello di apertura alle piccole e medie imprese, il numero di partecipazioni a progetti di ricerca, le attività di brevettazione.

Nel commentare il provvedimento, l’assessore alle Attività produttive Giuseppina De Santis evidenzia che il sostegno della Regione agli enti di ricerca piemontesi si basa principalmente sulle esigenze di sperimentazione manifestate dalle imprese, che costituiscono pertanto un’opportunità di crescita per l’intero sistema.

I settori di innovazione sono quelli tradizionali (aerospazio, automotive, chimica verde, meccatronica, agroalimentare, tessile, salute) ma saranno anche ammissibili i progetti degli organismi pubblici che interessino in modo multidisciplinare una delle due traiettorie strategiche della S3 regionale (smart e resource efficiency).

In autunno sarà poi la volta di un ulteriore bando, che stanzierà sotto forma di voucher contributi per circa 20 milioni per l’acquisizione di servizi presso gli organismi di ricerca selezionati.

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