Chat with us, powered by LiveChat25 miliardi di Fondi UE arretrati nei bilanci europei - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

25 miliardi di Fondi UE arretrati nei bilanci europei

|Novità
09 giugno 2015

euroI pagamenti arretrati della Commissione europea aumentano ancora: a fine 2014 siamo a poco meno di 25 miliardi. Un fardello che rischia di gravare sull’attuazione della programmazione dei fondi europei relativa al periodo 2014-2020.

Quasi 25 miliardi di pagamenti arretrati alla fine del 2014. La lentezza nella circolazione dei fondi europei non dipende solo dai paesi membri ma anche dagli intoppi burocratici di Bruxelles. In qualche caso, infatti, la Commissione non ha a disposizione denaro sufficiente per pagare tutto quello che dovrebbe dare ai paesi membri, a causa dei limiti di bilancio. Così, si crea un arretrato che, negli ultimi anni, si è sempre andato ingrossando. Secondo l’ultimo monitoraggio della Commissione, siamo arrivati a 24,7 miliardi: una cifra così alta da costituire un pericolo per la programmazione 2014-2020 dei fondi europei. Anche se l’Europa sta correndo ai ripari e conta di portare l’arretrato a un livello sostenibile nel giro di un paio d’anni.

Tempi diversi tra bilanci

“La riduzione dei pagamenti autorizzata dai budget passati – spiegano le bozze di una risoluzione a tre tra Commissione, Parlamento e Consiglio -, combinata con l’implementazione del ciclo dei programmi di coesione ha portato alla costituzione progressiva di un arretrato insostenibile di pagamenti non evasi”. La questione è che esistono delle differenze di attuazione tra il bilancio europeo e i programmi di spesa dei singoli paesi membri, dal lato dei fondi europei. E questo produce delle difficoltà pesanti sul fronte dei pagamenti, a causa dei limiti annuali del budget comunitario.

Livello record

Il livello di queste cifre rimaste inevase, dopo anni di rallentamenti, è ormai altissimo. Alla fine del 2014, secondo il monitoraggio ufficiale appena reso noto dalla Commissione europea, siamo a 24,7 miliardi di euro, una quota “mai raggiunta in passato”. Nel 2011 eravamo ad appena undici miliardi. Si tratta, di fatto, di denaro destinato a finanziare i diversi pilastri delle politiche di coesione.

Le ricadute sulla programmazione 2014-2020

Gli Stati membri hanno portato avanti i loro programmi, richiedendo il denaro secondo le procedure richieste dall’Ue, ma alla fine non hanno ancora ottenuto materialmente quello che gli spetta, perché a Bruxelles sono mancate, nel tempo, le disponibilità di cassa per soddisfare queste richieste. Questo, chiaramente, ha avuto un impatto diretto sulle politiche di coesione del periodo 2007-2013. Ma non solo: anche l’implementazione relativa al periodo 2014-2020 è stata consistentemente rallentata, a causa dell’accavallarsi di obbligazioni vecchie e nuove.

Il piano di rientro

La Commissione, comunque, sta lavorando a un piano di rientro di questo gigantesco arretrato. “Le difficili decisioni prese nell’ambito dei bilanci 2014 e 2015 hanno ampiamente stabilizzato questo monte di pagamenti”. L’obiettivo, in base al piano appena messo a punto, è ridurre l’arretrato fino a un massimo di due miliardi di euro per la fine del 2016, “tenendo presente che i programmi di coesione stanno entrando nella fase di completamento e che nel budget 2016 è previsto un livello di pagamenti considerato sufficiente a rientrare”. Questo dovrebbe evitare ulteriori ritardi per il periodo 2014-2020. Anche se non sarà facile: al momento, infatti, gli arretrati si sono stabilizzati ma, comunque, non stanno scendendo.

Links
Fondi Ue 2014-2020 - ok a trasferimento risorse inutilizzate
Il documento del Trilogo

;