Le risorse derivano da residui della programmazione Ue 2007-2013 e da fondi europei della programmazione 2014-2020, oltre che dalla Regione. Nello specifico 99 milioni di euro derivano dal Programma di sviluppo rurale (PSR), dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE).

I fondi saranno investiti in interventi strategici, che la Giunta definirà a fine autunno durante gli Stati generali della Montagna.

Le tematiche principali su cui verteranno gli interventi sono:

• sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi,
• turismo sostenibile,
• cura e tutela del paesaggio,
• miglioramento dei servizi.

Per migliorare la capacità di attrarre iniziative economiche, ai Consorzi industriali spetteranno 6 milioni di euro, mentre al recupero dei prati incolti la Regione destinerà 1,2 milioni di euro.

Per far fronte ai danni causati  dal freddo lo scorso inverno, il fondo emergenze in agricoltura è stato esteso con 350mila euro anche al settore forestale, per consentire ai proprietari di recuperare il legname deteriorato.  Al ripristino della viabilità di accesso alle malghe, invece, sono stati assegnati 500mila euro.

Attraverso finanziamenti regionali e fondi comunitari, ha ricordato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso di una conferenza stampa il 7 agosto, la Regione sta puntando sulla prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio.

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