Lazio: piu' collaborazione e informazione per combattere la crisi occupazionale
Occorre maggiore collaborazione e trasparenza informativa tra autorità pubbliche, parti sociali ed imprese per superare la crisi occupazionale, questo il messaggio lanciato durante l'ultima Conferenza Regionale del Lavoro, “Avanti c’è posto. Di lavoro”. Nel Lazio, al termine del 2009, il tasso di disoccupazione è aumentato del 2%, provocando la perdita del posto di lavoro di 508.000 persone. Tra i soggetti più colpiti figurano i giovani e le donne, che vanno ad ampliare la cosiddetta "area grigia", composta da persone inattive (250.000 persone, il 70% delle quali donne).
L'odierna crisi occupazionale si fonda sul dinamismo del global market, in cui l’innovazione tecnologica e le nuove forme di organizzazione lavorativa costituiscono gli strumenti principali della competitività. In Italia, la flessibilità del mercato lavorativo si è tradotta in instabilità lavorativa, a causa della diffusione di contratti di lavoro atipici e all'assenza di politiche di welfare adeguate.
Tale scenario ha favorito la nascita di un nuovo problema, la precarietà sociale, che genera "precarietà materiale ed esistenziale", ha affermato Giovanna Altieri, direttore dell'IRES.
Le conseguenze nel Lazio sono state le seguenti:
- crescita del tasso di dis