Progetto CRISP: recuperare i chip difettosi e' possibile
Si chiama CRISP (Cutting edge reconfigurable ICS for stream processing) e ha ottenuto un finanziamento da 2,8 milioni di euro dal Settimo programma quadro (7°PQ) dell'UE, nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione". Gli esperti che vi lavorano hanno sviluppato una tecnologia in grado di realizzare chip a nove nuclei auto-testanti e auto-riparanti.
Il progetto è stato presentato in occasione della conferenza DATE 2011 in Francia e propone una tecnologia che sfrutta la naturale ridondanza nei progetti multicore per ottenere nuclei riconfigurabili.
Non potendo escludere l'eventualità di errori nella progettazione o di difetti dovuti a cause ambientali e all'invecchiamento, gli scienziati hanno realizzato architetture capaci di individuare e risolvere i guasti o almeno di ridurne l'entità, così che i progettisti possano utilizzare i chip difettosi, anziché sostituirli.
Attraverso un'innovazione denominata Dependability Manager