Scuola e imprese: approvata la riforma dell’istruzione tecnica e professionale
Istruzione tecnica e professionale: si cambia. Il Consiglio dei ministri ha approvato due regolamenti che riformano questi importanti segmenti della scuola secondaria superiore. La domanda di profili tecnici da parte delle imprese del nostro sistema produttivo, infatti, è molto più ampia rispetto all’offerta attuale. Sono circa 300 mila i tecnici richiesti dalle imprese contro i 140 mila neodiplomati che escono dalle scuole.
Nelle intenzioni del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, la riforma consentirebbe di intercettare le esigenze del mondo del lavoro e di affrontare meglio la crisi, preparando il capitale umano necessario al rilancio del Made in Italy.
Attualmente in Italia gli istituti tecnici sono 1.800, suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi. Li frequentano 873.522 alunni. Con l’entrata in vigore della riforma i settori saranno ridotti a due: quello economico (suddiviso nei due indirizzi amministrativo e del turismo) e quello tecnologico (si spazia dall’informatica alla moda, dai trasporti all’energia, dalla meccanica all’agroindustria, dalle costruzioni all’ambiente). Aumen