Chat with us, powered by LiveChatLa politica regionale della UE post-2013 - FASI
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La politica regionale della UE post-2013

|Novità
26 novembre 2010

Unione europea - foto di S. Solberg J.Lotta alla povertà ed inclusione sociale, queste le priorità della politica regionale dell'UE. Tale politica è supportata dai fondi strutturali comunitari, uno strumento indispensabile per promuovere l'integrazione e la partecipazione dei cittadini più svantaggiati negli Stati membri.

I fondi strutturali, dotati di uno stanziamento complessivo di circa 350 milioni di euro per il periodo 2007-2013, comprendono:

  • il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR);
  • il Fondo sociale europeo (FSE);
  • il Fondo di coesione.

Lo scorso 10 novembre, la Commissione europea ha presentato nuove proposte per la politica regionale post-2013, ribadendo la necessità d'investire in programmi per la riduzione della povertà.

Oggigiorno nell'UE circa 85 milioni di persone (il 17% della popolazione) sono a rischio povertà.
L'obiettivo fissato dai leader europei nella strategia Europa 2020 presentata lo scorso giugno è sottrarre da tale rischio almeno 20 milioni di cittadini europei. A tal fine sarà necessaria l'implementazione da parte degli Stati membri di programmi nazionali di riforma, che la Commissione si impegnerà a sostenere.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, sono stati investiti 75 milioni di euro (provenienti dal FSE)  per:

  • il reinserimento di lavoratori e lavoratrici sul mercato,
  • incentivi per la creazione di posti di lavoro,
  • misure di inclusione sociale (10 milioni di euro).

La futura politica regionale dell'UE dovrà concentrarsi su poche priorità, ha ribadito il Commissario europeo per l'occupazione e le politiche sociali, László Andor, affinché gli Stati membri e le regioni conoscano con certezza i settori in cui investire le risorse dei fondi strutturali.

I tagli fatti alle politiche sociali nel corso degli ultimi tre anni non hanno fatto altro che accrescere il tasso di povertà nell'UE, ha sottolineato il presidente della Piattafoma europea delle NGO, Conny Reuter. Per uscire dalla crisi, ha affermato il rappresentante del network europeo anti-povertà, Fintan Farrell, è necessario puntare su una ridistribuzione della ricchezza, volta ad eliminare le diseguaglianze tra i cittadini.

Per combattere la povertà e l'esclusione sociale l'UE dovrà impiegare tutti gli strumenti a sua disposizione, ha affermato il Commissario Andor, coordinandoli in modo coerente.

Il 27 e 28 gennaio 2010 si svolgerà presso il Parlamento europeo un evento dedicato ai temi della crisi e della povertà, organizzato dal forum dei cittadini europei, Agora.
(Fonte: EurActiv)

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