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Bonus auto 2023: come potrebbero cambiare gli ecoincentivi

|Novità
08 agosto 2023

Incentivi auto 2023 - Foto di Kindel MediaPrende sempre più piede l'ipotesi di una revisione degli incentivi auto. L'intenzione del Governo sarebbe quella di proporre incentivi per la rottamazione delle auto da Euro 0 a Euro 3 e un ritorno dei contributi anche per le auto usate. Parallelamente, con il decreto Omnibus si introduce un ecobonus rafforzato per il rinnovo in chiave green di taxi e veicoli NCC.

Bonus moto e scooter 2023

Una guida aggiornata al bonus auto 2023 e agli altri incentivi per gli automobilisti. 

Come funzionano gli incentivi auto 2023? 

Le regole d’ingaggio del bonus auto 2023 ricalcano sostanzialmente quelle previste già per il 2022. Quindi spazio anche ai cittadini dai redditi più bassi (sotto i 30mila euro) e incentivi maggiorati se l’auto elettrica o ibrida viene acquistata con contestuale rottamazione. 

Per tutti gli incentivi vale una regola che riguarda la fascia di emissione e il prezzo dell’auto acquistata: le auto elettriche devono essere comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e il prezzo di listino non può superare 35.000 euro più IVA; nel caso delle ibride plug-in la fascia è 21-60 g/km CO2 e il prezzo di listino non deve superare i 45.000 euro più IVA; per le auto endotermiche la fascia di emissioni dev’essere compresa tra 61 e 135 g/km e il prezzo di listino non può superare i 35.000 euro più IVA. 

Ciò premesso, gli incentivi variano sulla base di alcuni fattori: la tipologia di auto acquistata, se si rottama o meno la vettura precedente e la fascia di reddito. Vediamo nel dettaglio come funzionano. 

Gli incentivi auto 2023 per chi ha un reddito sopra i 30.000 euro:

  • 3.000 euro per le auto elettriche nuove + 2.000 euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5;
  • 2.000 euro per le ibride plug-in + altri 2.000 euro con contestuale rottamazione di un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5;
  • 2.000 euro per le auto endotermiche a basse emissioni ma solo con contestuale rottamazione di un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. 

I bonus auto 2023 per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro. 

In questo caso gli incentivi si applicano a sole due categorie di auto (elettriche e plug-in). Almeno ciò valeva nel 2022 ma va aggiunto che il potenziamento del bonus auto per i redditi più bassi è stato introdotto dopo l’esaurimento dei fondi a disposizione per il bonus per le auto endotermiche a basse emissioni. 

Di conseguenza, gli incentivi 2023 per chi ha un reddito inferiore a 3.000 euro arrivano a:

  • 7.500 euro per l'acquisto di auto elettriche con contestuale rottamazione;
  • 4.500 euro per  l'acquisto di auto elettriche senza rottamazione;
  • 6.000 euro per l'acquisto di un'auto ibrida plug-in con rottamazione;
  • 3.000 euro per l'acquisto di un'auto ibrida plug-in senza rottamazione.

Potrà beneficiare dell’incentivo aggiuntivo un solo soggetto nell’ambito dello stesso nucleo familiare.

I fondi a disposizione per il bonus auto 2023

Le risorse disponibili per gli ecoincentivi 2023, previste sia dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 6 aprile 2022 che dalla Legge di Bilancio 2023, sono in tutto 630 milioni di euro. Risorse che comprendono non solo il bonus auto tout court ma anche gli incentivi per il noleggio, per i veicoli commerciali e il bonus moto e motorini.

Andiamo con ordine.

Al bonus auto è dedicata la fetta maggiore della torta (575 milioni), di cui:

  • 190 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro (elettrici);
  • 235 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro (ibridi plug-in);
  • 150 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro (a basse emissioni). 

Il 5% dei 190 milioni e dei 235 milioni stanziati per i veicoli elettrici e ibridi plug-in sono riservati agli acquisti fatti da persone giuridiche per attività di car sharing commerciale o noleggio.

Ai veicoli commerciali di categoria N1 e N2 elettrici sono dedicati 15 milioni di euro.

I fondi restanti, pari a 50 milioni, sono invece dedicati al bonus per l'acquisto di motocicli e ciclomotori di categoria tra L1e e L7e.

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Incentivi per il noleggio auto 

Nel corso del 2022 non si è esteso il bonus auto solo ai redditi più bassi ma anche al noleggio, per la precisione alle persone giuridiche che impiegano i veicoli acquistati in attività di autonoleggio con finalità commerciali purché ne mantengano la proprietà almeno per 12 mesi. Gli acquisti riguardano le elettriche o le ibride plug-in (emissioni di CO2 tra zero e 60 g/km) acquistate entro il 31 dicembre 2022.

Il bonus per le auto a noleggio nel 2022 è dimezzato rispetto alle quote applicate ai privati: 1.500 euro anziché i 3.000 previsti per le auto elettrich, 1.000 euro anziché i 2.000 previsti per le ibride plug-in.

I bonus auto per i veicoli commerciali

Per le piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi sono inoltre previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2. Deve trattarsi di veicoli elettrici nuovi di fabbrica.

L’incentivo, che ricalca anche in questo caso le regole previste nel 2022, viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.

Il bonus per i veicoli speciali e commerciali è di: 

  • 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;
  • 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,49 tonnellate;
  • 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate;
  • 14.000 euro per i veicoli N2 compresi tra 7 e 12 tonnellate.

Come richiedere il bonus auto 2023? 

Per richiedere informazioni sul contributo gli acquirenti devono rivolgersi direttamente a un rivenditore, che si occuperà anche della gestione della pratica per ottenere il contributo.

Sono previste diverse fasi nella richiesta dell’incentivo ed è altamente probabile che nel 2023 le regole di ingaggio resteranno invariate.

Fase 1 - Prenotazione dei contributi

I venditori:

  • si registrano preventivamente nell’Area Rivenditori del sito predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico;
  • prenotano i contributi relativi ad ogni singolo veicolo, ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione;
  • confermano l’operazione entro 180 giorni dalla prenotazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e allegando la documentazione prevista.

Fase 2 - Corresponsione dei contributi

Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Fase 3 - Rimborso al venditore dei contributi

Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo.

Fase 4 - Recupero dell’importo del contributo

Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo ricevono dal venditore la documentazione necessaria e poi recuperano l’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta.

Quando richiedere il bonus auto 2023

I concessionari potranno inserire le prenotazioni sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it solo a partire dalle ore 10 di martedì 10 gennaio 2023. Le prenotazioni dovranno riguardare gli acquisti effettuati nel corso di tutto il 2023, salvo esaurimento delle risorse disponibili.

A che punto sono i bonus auto 2023 

Il 6 febbraio si sono esauriti i fondi a disposizione per gli incentivi per le auto endotermiche a basse emissioni, quindi per le auto a benzina, diesel e gpl, i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa.

Per il 2023 il Governo aveva previsto 150 milioni di euro per il bonus dedicato a questa tipologia di auto e, secondo le stime, hanno potuto accedere all’incentivo circa 75mila persone.

Meno richiesti gli incentivi per acquistare auto elettriche e ibride: nel 2022 erano rimasti inutilizzati 130 milioni dedicati all'elettrico, nel 2023 i fondi residui (a giugno) sono 150 milioni per l'elettrico e 210 milioni per l'ibrido plug-in.

Verso una revisione dell'ecobonus: incentivi alla rottamazione 

Da tempo il Governo ventila l’ipotesi di modificare l’attuale bonus auto. Ipotesi resa più chiara già il 5 aprile dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Si pone la necessità di una rimodulazione degli incentivi, per utilizzarli al meglio anche al fine di svecchiare il parco autovettura circolante, che è altamente inquinante e il più vecchio d’Europa”, ha spiegato Urso. 

“Dobbiamo incentivare chi ha bisogno dell’aiuto dello Stato per svecchiare la propria vettura, per rottamare autovetture Euro 0, 1, 2 e 3, cioè coloro che non se lo possono permettere. Non chi, invece, ha le facoltà per permettersi di comprare, se vuole e certamente lo auspichiamo, un’auto elettrica”, ha aggiunto il ministro.  

Un'idea ribadita due mesi dopo, a giugno, dal sottosegretario del MIMIT Massimo Bitonci: "Dobbiamo riorientare le risorse con una nuova rottamazione. Abbiamo un parco macchine tra i più vetusti ed è su questo segmento che bisogna concentrarsi di più, tenendo conto che generalmente si tratta di auto nella disponibilità delle famiglie con reddito più basso. Nel nuovo Dpcm vorremmo consentire a chi ha un Euro 0, 1, 2 o 3, magari con un décalage, di rottamare il veicolo con un incentivo anche a fronte dell’acquisto di un auto usata che sia di categoria almeno quattro volte inferiore in termini di impatto ambientale, quindi Euro 5 o Euro 6".

Non solo bonus auto.  Incentivi raddoppiati per taxi e NCC 

Tra le misure previste dal decreto-legge Omnibus -  o DL 'Asset e Investimenti' - rientra anche un'agevolazione per il rinnovo del parco auto taxi e veicoli NCC più inquinanti, facendo ricorso al Fondo istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

In concreto, per l’acquisto di auto ibride o elettriche per il servizio taxi e NCC si potrà beneficiare di incentivi doppi rispetto a quelli previsti dall’ecobonus (ad esempio, per un’auto elettrica con contestuale rottamazione di un veicolo inquinante, il bonus sarebbe pari a 10mila euro invece che 5mila).

Questi incentivi per le auto ecologiche saranno riservati ai vincitori del concorso straordinario per le nuove licenze taxi, ma anche a chi è già titolare di licenze e ai soggetti autorizzati per il servizio NCC che intendono rottamare veicoli di servizio fino a Euro 5.

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