Chat with us, powered by LiveChatL’Italia al lavoro per attrarre investimenti dall’estero - FASI
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L’Italia al lavoro per attrarre investimenti dall’estero

|Novità
06 giugno 2022

Photocredit: Gerd Altmann da PixabayUn pezzo della strategia per il consolidamento della ripresa economica passa anche per l’aumento degli investimenti (non solo esteri) nel Paese. A tal fine il DL 50-2022 interviene su più fronti, coinvolgendo in prima fila il ministero dello sviluppo economico (MISE).

Le novità sullo sportello unico doganale UE

Da un lato, infatti, il decreto Aiuti stanzia 5 milioni di euro l’anno per l'istituzione del Fondo per il potenziamento dell'attività di attrazione degli investimenti esteri. Dall’altro dispone invece una serie di semplificazioni procedurali in materia di investimenti, che passano soprattutto per l’attivazione dei poteri sostitutivi del ministero in caso di inerzia dei livelli territoriali.

Cosa prevede il Fondo per il potenziamento dell'attività di attrazione degli investimenti esteri?

Nel primo caso la misura si rintraccia nell’articolo 25 del DL 50-2022 che, come accennato, crea un nuovo Fondo per favorire i Foreign Direct Investments (FDI) in Italia.

Come si legge nel dossier della Camera dei deputati sul decreto, l'obiettivo è dunque quello di realizzare “iniziative volte alla ricognizione, anche sulla base delle migliori pratiche a livello internazionale, di potenziali investitori strategici esteri, secondo le caratteristiche e le diverse propensioni all'investimento di ciascuna tipologia di investitori, per favorire l'avvio, la crescita ovvero la ricollocazione nel territorio nazionale di insediamenti produttivi, nonché l'elaborazione di proposte di investimento strutturate, comprensive di tutti gli elementi utili ad un'approfondita valutazione delle opportunità prospettate, in relazione alle diverse tipologie di investitori”.

Per far ciò il decreto costituisce presso il MISE una Segreteria tecnica, chiamata a garantire il supporto tecnico-operativo al Comitato interministeriale per l'attrazione degli investimenti esteri (CAIE), creato nel 2014 ma che finora ha avuto andamenti altalenanti.

In tal modo il governo punta a testare in via sperimentale uno «sportello unico» che accompagni e supporti gli investitori esteri con riferimento a tutti gli adempimenti e alle pratiche utili alla concreta realizzazione dell'investimento.

DL 50-2022: le semplificazioni procedurali in materia di investimenti

Nel secondo caso invece, nei procedimenti che riguardano investimenti per il sistema produttivo nazionale sopra ai 50 milioni di euro, il decreto Aiuti attribuisce al MISE il potere di adottare ogni atto o provvedimento necessario, in sostituzione dell'amministrazione proponente.

Inoltre, laddove anche il MISE non sia adeguatamente reattivo, i poteri sostitutivi potranno essere esercitati dal Consiglio dei Ministri, su proposta del premier.

Photocredit: Gerd Altmann da Pixabay

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