Chat with us, powered by LiveChatAssicurazione sul credito export: l’UE valuta il da farsi - FASI
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Assicurazione sul credito export: l’UE valuta il da farsi

|Novità
27 settembre 2021

Photocredit: Helmut Jungclaus en Pixabay Con una nuova consultazione, Bruxelles sta valutando se prorogare ulteriormente il regime temporaneo sugli aiuti di stato in materia di assicurazione del credito all'esportazione a breve termine che attualmente permette l’intervento anche del settore pubblico.

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Andrà avanti fino all’8 ottobre la raccolta di informazioni da parte della Commissione europea sulla disponibilità di capacità di assicurazione privata del credito all'esportazione a breve termine, alla luce dell'impatto economico del Covid.

Per aiutare le economie europee ad affrontare la crisi causata dalla pandemia, infatti, dal 27 marzo 2020 la Commissione ha deciso di rimuovere temporaneamente tutti i paesi dall'elenco dei paesi a "rischio negoziabile", consentendo di fatto agli Stati di intervenire su questo fronte.

Adesso, in vista della scadenza del 31 dicembre 2021, Bruxelles vuole verificare se continuano a permanere le criticità che all'epoca hanno portato alla decisione.

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Che cos’è l’assicurazione privata del credito all'esportazione a breve termine?

Uno degli strumenti usati dalle aziende che esportano per essere più competitive è rappresentata dai crediti all'esportazione che consentono agli acquirenti stranieri di beni e/o servizi di differire il pagamento

Come sanno bene, però, le imprese che operano sui mercati internazionali, il differimento del pagamento comporta sempre un rischio di credito per il venditore/esportatore. Per questo in genere le imprese che decidono di ricorrervi, decidono anche di assicurarsi generalmente presso assicuratori privati (la cosiddetta assicurazione del credito all'esportazione).

In tale contesto dal 2013 è in vigore la “comunicazione sull'assicurazione del credito all'esportazione a breve termine” in base alla quale gli scambi nei Paesi UE e nei nove paesi OCSE elencati nel suo allegato (Australia, Canada, Islanda, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera e USA) comportano rischi assicurabili sul mercato e non dovrebbero, in linea di principio, essere assicurati dallo Stato o da assicuratori che beneficiano del sostegno dello Stato.

L’impatto del Covid sull’assicurazione del credito export

La pandemia ha però intaccato il sistema. A marzo 2020, infatti, alcuni Stati membri hanno indicato di attendersi una contrazione a livello mondiale del mercato delle assicurazioni private per le esportazioni verso tutti i paesi (inclusi quelli dell’allegato). Un timore in effetti confermato anche dall'indagine avviata immediatamente da Bruxelles.

Dalla consultazione svolta nel 2020 dalla Commissione, infatti, è emersa una capacità insufficiente di assicurazione privata per le esportazioni verso tutti i paesi, associata a un prevedibile aumento significativo della domanda di assicurazione riconducibile all'attuale crisi.

Il quadro ha quindi portato la Commissione a considerare tutti i paesi elencati nell'allegato come temporaneamente non assicurabili sul mercato e di escludere tutti i paesi dall'elenco dei paesi "assicurabili sul mercato" fino al 31 dicembre 2020 e poi, tramite una serire di proroghe, fino appunto al 31 dicembre 2021.

In questo lasso di tempo, quindi, gli assicuratori statali hanno avuto in linea di principio la possibilità di intervenire e fornire un'assicurazione per il rischio di credito all'esportazione a breve termine per tutti i paesi, senza che lo Stato membro interessato debba dimostrare che il paese in questione è temporaneamente "non assicurabile sul mercato".

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La consultazione sulla copertura dei crediti all’esportazione

Dal 20 settembre 2021 Bruxelles è tornata a raccogliere informazioni per vedere se nel frattempo il quadro di crisi è cambiato.

L'obiettivo della consultazione è infatti di appurare se l'attuale situazione del mercato possa giustificare una proroga dell’attuale regime straordinario, invitando gli Stati membri, gli assicuratori del credito e le altre parti interessate a fornire le seguenti informazioni:

  • La capacità di assicurazione del credito privata (cioè la disponibilità di assicurazione del credito da parte di assicuratori privati ​​in tutti gli Stati membri alla luce della pandemia);
  • Le attività degli assicuratori che agiscono per conto o con la garanzia dello Stato o dello Stato stesso nella fornitura di assicurazione del credito a breve termine per le esportazioni verso tutti i paesi alla luce dell'epidemia;
  • La performance del settore corporate in tutti i paesi (in particolare le insolvenze).

I dati potranno essere inviati fino all’8 ottobre 2021.

Photocredit: Helmut Jungclaus en Pixabay 

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