Chat with us, powered by LiveChatARERA: 26 milioni entro il 2020 per gli acquedotti - FASI
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ARERA: 26 milioni entro il 2020 per gli acquedotti

|Novità
06 luglio 2020

Acquedotti - Foto di Steve Johnson da PexelsSono circa 18 milioni di euro gli investimenti autorizzati da ARERA, in meno di un anno, per migliorare gli acquedotti italiani. E si punta a toccare quota 26 milioni entro fine anno.

I finanziamenti per le infrastrutture idriche

I dati, diffusi da ARERA, mostrano un quadro in linea con quanto previsto dal Piano nazionale di interventi nel settore idrico, e pari al 22,5% del totale stanziato sul biennio 2019-2020.

Il Piano - adottato nella seconda metà del 2019 con il dpcm del 1° agosto 2019 che approva il primo stralcio della sezione "acquedotti" del Piano nazionale di interventi del settore idrico - si stima possa consentire di erogare entro l'anno in corso complessivamente 26 milioni di euro, pari a circa il 32,5% del finanziamento totale.

A livello di singoli interventi l'erogazione delle prime quote successive all'acconto 2019 è già prevista per il mese di agosto 2020 e si registrerà in media per le gestioni che hanno già speso almeno la metà del finanziamento complessivo del biennio.

Da un'analisi effettuata sui cronoprogrammi di un campione di Enti emerge come, a livello aggregato, la maggior parte delle spese sarà effettuata nei primi otto mesi del 2021, avendo subito qualche slittamento per le criticità legate all'emergenza Covid-19.

In particolare, nel periodo compreso tra dicembre 2020 ed agosto 2021, è atteso un aumento di utilizzo delle risorse tra il 30% e il 70% del finanziamento complessivo concesso.

"Stiamo procedendo con la massima attenzione e tempestività ad autorizzare l'erogazione di preziose risorse, quanto mai utili a migliorare le infrastrutture e i servizi e a rilanciare gli investimenti in questo particolare momento di difficoltà del nostro Paese", afferma Andrea Guerrini, membro del collegio di ARERA.

"Anche per questo motivo abbiamo segnalato al Parlamento e al Governo l'esigenza di un incremento di risorse per due strumenti che attualmente insistono sul settore idrico: il Fondo di garanzia per le opere idriche istituito presso CSEA e la sezione acquedotti del Piano nazionale idrico".

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