Chat with us, powered by LiveChatPonte Morandi: ecco le misure a sostegno degli operatori del trasporto - FASI
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Ponte Morandi: ecco le misure a sostegno degli operatori del trasporto

|Novità
09 agosto 2019

Fondi per trasporti - Genova: photocredit Goran Horvat da Pixabay Ammontano a oltre 160 milioni di euro le risorse stanziate per rimborsare gli autotrasportatori e gli operatori della logistica intermodale per i maggiori oneri sostenuti per le problematiche alla viabilità causate dal crollo del ponte Morandi a Genova.

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A gestire le misure varate dal Ministero dei trasporti (MIT) è l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

Autotrasportatori: firmato il dm da 160 milioni

E’ stato firmato il decreto ministeriale che estende anche al 2019 e al 2020 la possibilità per gli autotrasportatori di ottenere un rimborso per il ristoro delle maggiori spese derivanti dalla forzata percorrenza di tratti autostradali aggiuntivi rispetto ai normali percorsi e dalle ulteriori difficoltà logistiche dipendenti dall'ingresso e dall'uscita delle aree urbane e portuali.

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In particolare, per le due nuove annualità, il MIT ha stanziato 80 milioni di euro l’anno, per un totale di 160 milioni nel biennio.

Rispetto ai 20 milioni stanziati per l’annualità 2018, i nuovi fondi sbloccati con la firma di ieri del dm copriranno una più ampia categoria di spese, così come sollecitato dall'Autorità portuale di Genova che gestisce il contributo. Più nello specifico, per il 2019 e il 2020 le imprese di autotrasporto potranno chiedere un rimborso per le seguenti tipologie di spesa:

  • le missioni di viaggio con destinazione il Comune o il Porto di Genova che dimostrino l'attraversamento del nodo urbano e per le quali il ristoro deriva dagli svantaggi causati dai percorsi aggiuntivi stradali e autostradali, ovvero dalle difficoltà logistiche dipendenti dall’attraversamento delle aree urbane e portuali di Genova;
  • le missioni di viaggio nel territorio nazionale che abbiano comportato per effetto del crollo del Ponte Morandi la forzata percorrenza di tratti stradali e/o stradali aggiuntivi;
  • le soste all’interno delle aree portuali che siano risultate superiori ai tempi operativi individuati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con apposito regolamento.

Il contributo sarà erogato solo per le missioni che hanno riguardato il trasporto di merci.

Possono beneficiare della misura le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori che esercitano la loro attività per conto di terzi.

Le domande di rimborso potranno essere presentate dopo la pubblicazione di un bando specifico da parte dell'Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale che è stata identificata, anche per il 2019 e il 2020, come soggetto attuatore della misura. Nel bando saranno indicati le modalità e i termini per la presentazione delle istanze di rimborso. In attesa del bando, il dm firmato ieri dal ministro Toninelli, indica già la documentazione che sarà necessario allegare e che include, tra le altre cose, anche:

  • la documentazione di viaggio attestante l'origine e la destinazione della missione;
  • la documentazione relativa all’effettivo espletamento della missione stessa;
  • per il risorto delle spese, l’indicazione del tratto stradale e/o autostradale aggiuntivo percorso.

> Consulta il dm del 07.08.2019

Intermodalità: definite risorse e modalità per chiedere il rimborso

C’è tempo fino al 31 gennaio 2020 per chiedere il rimborso a compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'organizzazione di servizi ferroviari, alternativi al trasporto interamente su strada, che hanno contribuito a garantire l’operatività portuale a seguito del crollo del Ponte Morandi.

Anche gli operatori del settore della logistica intermodale, infatti, potranno beneficiare di un rimborso per la maggiorazione dei costi derivanti dal crollo del Ponte Morandi, come previsto per gli autotrasportatori. La misura si rivolge, nello specifico, alle imprese utenti di servizi ferroviari ed agli operatori del trasporto combinato che abbiano organizzato servizi ferroviari di navettamento, ovvero di treni completi, tra il nodo ferroviario di Genova ed uno dei siti retroportuali individuati nell’art. 7, comma 1 della Legge n. 130-2018 e in particolare:

  • Rivalta Scrivia;
  • Arquata Scrivia;
  • Novi San Bovo;
  • Alessandria;
  • Piacenza;
  • Castellazzo Bormida;
  • Ovada Belforte;
  • Dinazzano;
  • Milano Smistamento;
  • Melzo;
  • Vado Ligure.

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Anche in questo caso il soggetto gestore ed erogatore della misura è l’Autorità Portuale che, il 2 agosto 2019, ha pubblicato sul proprio sito la documentazione in cui sono indicati i temini e le modalità per la presentazione delle domande di rimborso.

A disposizione ci sono 3,2 milioni di euro con cui saranno erogati contributi concessi nella misura massima di 4 euro per Treno/Km e per una durata complessiva di 13 mesi a decorrere dalla data del 20 novembre 2018. Il contributo non è cumulabile con altri strumenti di sostegno all’intermodalità previsti dalle norme vigenti.

Photocredit: Goran Horvat da Pixabay 

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