Chat with us, powered by LiveChatDecreto rinnovabili - Bruxelles chiede chiarimenti, tempi piu’ lunghi - FASI
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Decreto rinnovabili - Bruxelles chiede chiarimenti, tempi piu’ lunghi

|Novità
07 marzo 2019

Decreto rinnovabiliLa Commissione europea ha espresso dubbi sul testo del decreto rinnovabili inviato a fine gennaio, chiedendo importanti chiarimenti. Probabile, quindi, un nuovo slittamento dei tempi per l’uscita dei bandi.

Decreto rinnovabili 2 - incentivi anche per biomasse

Il via libera di Bruxelles al decreto si considerava ormai cosa fatta, questione di giorni. Lo pensavano anche alcuni stakeholder, che recentemente avevano chiesto al Governo di accelerare la pubblicazione del decreto rinnovabili e del primo bando per aste e registri.

Invece, Bruxelles vuole vederci chiaro su alcuni punti che non riguarderebbero aspetti superficiali del testo, ma al contrario il meccanismo stesso del decreto FER.

“Le domande arrivate negli ultimi giorni da parte della Commissione europea portano di fatto allo slittamento di almeno altri 60 giorni, il tempo massimo per la prossima interlocuzione europea”, afferma il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico Davide Crippa su Facebook.

L'intenzione del MISE di avviare la prima asta a marzo, quindi, salta, e di conseguenza i tempi si allungano ancora.

In attesa della partenza del tanto atteso decreto per incentivi alle fonti rinnovabili, ecco cosa prevede il testo inviato a Bruxelles.

Chi può partecipare

Gli impianti che accedono ai meccanismi di incentivazione, previa partecipazione a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in appositi registri nei limiti di specifici contingenti di potenza, devono essere:

  • di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
  • oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1MW;
  • oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.

Gli impianti di potenza inferiore ad 1 MW accedono agli incentivi tramite registro, mentre quelli di potenza superiore tramite procedure competitive di aste al ribasso per la definizione del livello di incentivazione, nei limiti di contingenti di potenza.

I bandi saranno suddivisi in 3 gruppi:

  • il primo (gruppo A) dedicato a fotovoltaico ed eolico;
  • il secondo (gruppo B) a impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica;
  • il terzo (gruppo C) rivolto a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale.

Gli “aggregati costituiti da più impianti” appartenenti allo stesso gruppo possono partecipare sia alle procedure per l’iscrizione ai registri che alle aste.

Nel primo caso gli aggregati devono avere una potenza unitaria superiore a 20 KW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a 1MW; nel caso, invece, della partecipazione alle procedure d’asta, gli aggregati devono avere una potenza unitaria non inferiore a 20 KW e non superiore a 500 KW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.

Iscrizione al registro e procedure d’asta: quali sono i contingenti

Per l’iscrizione al registro, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:

  • Primo bando (data di apertura: 31 gennaio 2019): 45 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
  • Secondo bando (data di apertura: 31 maggio 2019): 45 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
  • Terzo bando (data di apertura: 30 settembre 2019): 100 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
  • Quarto bando (data di apertura: 31 gennaio 2020): 100 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
  • Quinto bando (data di apertura: 31 maggio 2020): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
  • Sesto bando (data di apertura: 31 agosto 2020): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
  • Settimo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
  • Ottavo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C.

Per quanto riguarda invece le procedure d’asta, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:

  • Primo bando (data di apertura: 31 gennaio 2019): 500 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
  • Secondo bando (data di apertura: 31 maggio 2019): 500 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
  • Terzo bando (data di apertura: 30 settembre 2019): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 60 MW per il gruppo C;
  • Quarto bando (data di apertura: 31 gennaio 2020): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 60 MW per il gruppo C;
  • Quinto bando (data di apertura: 31 maggio 2020): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 80 MW per il gruppo C;
  • Sesto bando (data di apertura: 31 agosto 2020): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C;
  • Settimo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C;
  • Ottavo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C.

Decreto rinnovabili

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