Chat with us, powered by LiveChatMIT – risorse da fondi progettazione Enti locali e Insediamenti prioritari - FASI
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MIT – risorse da fondi progettazione Enti locali e Insediamenti prioritari

|Novità
12 marzo 2018

Fondi progettazione Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, a partire dalle scuole, ai piani urbani della mobilità sostenibile. Delrio firma i decreti che assegnano più di 200 milioni per gli Enti locali.

Legge Bilancio 2018 – 400 milioni per l'edilizia scolastica

Due decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio assegnano per i prossimi tre anni più di 200 milioni agli Enti locali.

Da un lato, c’è il Fondo progettazione Enti locali, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, con cui lo Stato cofinanzia con 90 milioni nel prossimo triennio gli Enti locali nella progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa ad opere pubbliche, tra cui adeguamenti antisismici ed edilizia scolastica.

Dall’altro, il Fondo progettazione Insediamenti Prioritari, previsto dal Nuovo Codice dei Contratti, che mette a disposizione 110 milioni, sempre nel triennio 2018-2020, destinati a diverse tipologie di intervento, dai Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS) alle opere nei porti.

“Queste risorse – afferma Delrio - consentiranno agli enti locali di realizzare buone progettazioni. Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, alla revisione di progetti invecchiati, alla pianificazione strategica nelle città metropolitane, ai piani urbani della mobilità sostenibile, a progetti per la portualità. In questo modo si costituirà un buon parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Un’attività che potrà essere utile anche per consentire agli Enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti”.

Fondo progettazione Enti locali: 90 milioni per la sicurezza degli edifici

Istituito dalla Legge di Bilancio 2018, il Fondo progettazione Enti locali cofinanzia la redazione dei progetti di fattibilità e dei progetti definitivi degli Enti locali per opere destinate alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici scolastici.

Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la stessa destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica, o anche la messa in sicurezza edile ed impiantistica.

A disposizione, 30 milioni di euro l’anno anno fino al 2020 (90 milioni in tutto), di cui poco 4.975.000 euro alle Città Metropolitane, 12.437.500 euro alle Province e altrettanti fondi ai Comuni.

Il cofinanziamento statale sarà al massimo dell’80%. I criteri di assegnazione delle risorse variano in base agli Enti locali:

  • per le Città Metropolitane è prevista una quota di fissa di 100mila euro, cui si aggiunge una quota variabile proporzionale alla popolazione;
  • per le Province la quota fissa è di 70mila euro, più la quota variabile proporzionale alla popolazione;
  • per i Comuni, si prevede una ripartizione su bando pubblico in base ad una graduatoria triennale 2018-2020, con priorità ai progetti di adeguamento alla normativa sismica degli edifici e delle strutture scolastiche, e un ammontare massimo di cofinanziamento statale a 60mila euro.

In ogni caso, modalità e termini di accesso ai finanziamenti saranno definiti con decreto direttoriale del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Gli enti beneficiari sono tenuti all’inserimento dei dati relativi ai progetti ammessi a cofinanziamento nel sistema di monitoraggio delel opere pubbliche della BDAP (banca dati delle pubbliche amministrazioni). L’assistenza tecnica e amministrativa nello svolgimento delle pratiche amministrative e gestionali sarà garantita da Cassa depositi e prestiti.

Fondo progettazione: 110 milioni per insediamenti prioritari

Il secondo decreto riguarda il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”, meglio noto come Fondo Progettazione.

Istituito dal Nuovo Codice dei Contratti (di cui al decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) e finanziato dal Fondo Investimenti 2016 con 500 milioni di euro, il Fondo Progettazione può contare per il triennio 2018-2020 su 110 milioni di euro, di cui in 25 milioni per il 2018, 35 milioni per il 2019 e 50 milioni per il 2020.

I beneficiari delle risorse del Fondo Progettazione per il triennio in questione sono:

  • le 15 Autorità di sistema portuale (30 milioni)
  • le Città Metropolitane (25 milioni)
  • i Comuni capoluogo di Città Metropolitane (30 milioni)
  • i Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma (non ricadenti in Città Metropolitana) o con popolazione superiore ai 100mila abitanti (25 milioni)

Gli Enti beneficiari possono utilizzare le risorse assegnate anche avvalendosi di convenzioni stipulate con altri enti o con delega di funzioni, ai sensi dell’articolo 30 del TUEL.

I criteri di assegnazione delle risorse, come nel decreto precedente, variano in base ai beneficiari. In particolare, per le Autorità di sistema portuale è previsto:

  • se l’Autorità di sistema portuale presenta una richiesta inferiore al milione di euro, viene assegnata la quota richiesta;
  • per l’Adsp del Mar Ligure Occidentale e Mar Tirreno Centrale è previsto 1 milione come quota fissa, cui si aggiunge una quota “progetti strategici” (5 milioni per Mar Ligure Occidentale e 3,5 milioni per Mar Tirreno Centrale);
  • per tutte le altre Autorità di sistema portuale è previsto 1 milione (quota fissa), più una quota variabile proporzionale agli importi corrispondenti ai fabbisogni individuati e richiesti.

I criteri di assegnazione delle risorse per gli altri beneficiari prevedono una quota fissa (800mila euro per le Città Metropolitane, 1 milione 200mila euro per i Comuni capoluogo di Città Metropolitane e 200mila euro per gli altri Comuni), cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%).

Le risorse destinate alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana e agli altri Comuni andranno utilizzate prioritariamente per la predisposizione dei Piani Strategici Metropolitani (PSM) e dei Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS).

Per chi ha già redatto i Psm o i Pums o ha già affidato l’incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di Progetti di Fattibilità o di Project Review riferiti ad opere contenute in tali strumenti di pianificazione o comunque di prioritario interesse nazionale, cioè coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali individuati nell’Allegato al Def 2017.

Sono ammissibili solo le spese sostenute a valere su contratti e obbligazioni giuridicamente vincolanti stipulati dopo l’emanazione del decreto.

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