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Decreto fiscale - equo compenso per tutti i professionisti

|Novità
16 novembre 2017

Decreto fiscaleUn emendamento alla legge di conversione del decreto fiscale n. 148-2017 assicura il diritto all'equo compenso a tutti i professionisti.

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Andando oltre il disegno di legge del ministro della Giustizia Orlando per l'equo compenso nelle professioni legali e il ddl Sacconi all'esame del Senato per la tutela dei professionisti iscritti a ordini e collegi, l'emendamento approvato dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama, nell'ambito del ddl di conversione in legge del decreto fiscale, stabilisce il diritto a una retribuzione minima, commisurata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto, per tutti i professionisti, ordinistici e non.

Per l'individuazione dell'equo compenso si farà ricorso ai parametri già utilizzati dai tribunali nei contenziosi nel caso delle professioni ordinistiche, mentre nuovi riferimenti dovranno essere individuati per le altre categorie di lavoratori autonomi.

La norma si applicherà tanto ai contratti con committenti privati quanto ai rapporti con le PA.

I commenti dei professionisti

Soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento è stata espressa da associazioni dei professionisti e ordini, che nelle scorse settimane avevano chiesto con forza l'adozione di misure universalistiche, in linea con quanto già fatto con il Jobs Act per le partite Iva.

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Di vittoria per tutti i professionisti ha parlato il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella dal palco dell’Auditorium Antonianum a Roma, durante il Congresso nazionale dei professionisti. “L’equo compenso a tutti i professionisti, non solo agli avvocati, è stata una delle nostre principali richieste al Governo e Parlamento che oggi trova una conferma certamente positiva”, ha dichiarato, sottolineando l'importanza di averlo esteso anche ai rapporti con la Pubblica amministrazione.

Il provvedimento sana “l’unico vero squilibrio contrattuale nel mondo delle professioni, ovvero il rapporto tra professionisti e la PA, ha commentato la presidente del Colap, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali, Emiliana Alessandrucci, auspicando ulteriori progressi in Aula al Senato o in seconda battuta alla Camera.

Rispetto al disegno di legge proposto dal presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi, infatti, il nuovo testo ha il vantaggio di estendere la tutela a tutti i professionisti, ma propone una formulazione più vaga dei contenuti.

“Sarà necessario limare qualcosa, vigilare sull’iter parlamentare, ma è una base importante da cui partire”, hanno commentato in una nota congiura Marina Calderone (CUP) e Armando Zambrano (RPT), confermando l'appuntamento del 30 novembre al Teatro Brancaccio di Roma per un evento che, nelle intenzioni, dovrebbe sancire l’unità delle professioni.

Bene l'estensione dell’equo compenso a tutti i rapporti di lavoro autonomo, il commento del presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili Massimo Miani, secondo cui “la norma costituisce un ineludibile corollario di quella sul divieto di abuso di dipendenza economica previsto nel Jobs Act degli autonomi e rafforza le tutele a garanzia dei colleghi, soprattutto di quelli contrattualmente più deboli”.  

> Ddl conversione in legge del decreto fiscale n. 148-2017

Photo credit: Geobia

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