Chat with us, powered by LiveChatCassa Depositi e Prestiti: piano industriale da 50 miliardi fino al 2011 - FASI
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Cassa Depositi e Prestiti: piano industriale da 50 miliardi fino al 2011

|Novità
23 settembre 2009
  Da qui al 2011 la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione del Paese risorse dirette per 50 miliardi di euro, pari al 3% del PIL italiano. Le disposizioni sono contenute nel nuovo piano industriale approvato dal Consiglio di amministrazione di CDP. Queste risorse potrebbero mobilitare ulteriori capitali provenienti da soggetti privati che possono essere stimate in 20-25 miliardi. A queste si aggiunge l’operatività del Fondo Garanzia Opere Pubbliche (FGOP), che potrà fornire garanzie per circa 20 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le risorse dirette, gli importi si riferiscono a 5 linee di business:
  • Finanziamenti ad enti pubblici: 18 miliardi. Attraverso tali risorse, che provengono interamente dalla raccolta postale, CDP si pone l’obiettivo di rafforzare la sua posizione di operatore di riferimento nel finanziamento degli Enti pubblici, aumentando la sua quota di mercato dall’attuale 41% a oltre il 44% nel 2011. In un contesto caratterizzato dai vincoli di finanza pubblica che limitano la capacità di indebitamento degli Enti, l’obiettivo sarà perseguito rafforzando le relazioni con la clientela, migliorando la gamma dei prodotti offerti, aumentando l’efficienza nella gestione delle pratiche di finanziamento.
  • Finanziamento di infrastrutture e altri investimenti di interesse pubblico realizzati da imprese: 12 miliardi, provenienti sia dalla raccolta postale sia dalla raccolta non garantita dallo Stato. Per quanto riguarda l’utilizzo della raccolta postale, CDP, si pone l’obiettivo di facilitare la realizzazione di investimenti di interesse pubblico, agendo preferibilmente in maniera complementare agli altri investitori privati e finanziando imprese pubbliche e private secondo la logica di sostenibilità economica e finanziaria di ciascuna operazione. CDP prevede di mettere a disposizione 6 miliardi di euro. Passando alla raccolta non garantita, CDP continuerà a supportare imprese private per investimenti necessari per l’erogazione di servizi pubblici, anche attraverso operazioni di project finance. L’obiettivo sarà di raddoppiare l’attuale quota di mercato, portandola al 7% a fine 2011; il raggiungimento di questo target è compatibile con un volume di finanziamenti complessivamente stipulati nel triennio di 6 miliardi di euro.
  • Programmi per il supporto dell’economia: 16 miliardi. Con tali risorse, che provengono prevalentemente dalla Raccolta postale, CDP intende supportare attivamente le politiche di sviluppo del Paese attraverso la gestione di strumenti per il sostegno dell’economia, istituiti da norme specifiche. L’obiettivo è attivare, al fianco del già operativo Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (FRI), altri fondi quali il FRI Regionale, il Fondo Rotativo Infrastrutture Strategiche (FRIS) e il Fondo Kyoto. Inoltre, sono previsti 8 miliardi (3 dei quali già resi già disponibili) per il supporto alle Pmi attraverso il canale bancario e altri 2 miliardi a supporto – sempre attraverso il canale bancario - della ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto in Abruzzo. Rientra in questa linea di attività anche il finanziamento di operazioni legate all’internazionalizzazione delle imprese italiane, quando assistite da garanzia o assicurazione SACE, cui vengono destinati 3 miliardi.
  • Investimenti e Real Estate: 1 miliardo. Le risorse provengono interamente dalla raccolta postale e verranno utilizzate per incrementare l’offerta abitativa locale attraverso interventi di social housing. Verrà promosso un fondo di fondi gestito da CDP Investimenti SGR, controllata al 70%, che acquisterà quote di minoranza qualificata in fondi immobiliari chiusi a rilevanza locale. Inoltre, attraverso la Direzione Immobiliare creata ad hoc, Cassa propone l’attività di consulenza agli enti per la valorizzazione del patrimonio immobiliare con l’obiettivo di liberare risorse per i nuovi investimenti.
  • Equity e fondi: 3 miliardi. La partecipazione all’aumento di capitale Enel, anche per le quote di spettanza del MEF (con relativo acquisto dei diritti di opzione) ha comportato un impegno complessivo per CDP pari a 3,16 miliardi. Entro il luglio 2010 l’intera partecipazione in ENEL dovrà tuttavia essere ceduta. CDP continuerà a gestire le altri rilevanti partecipazioni acquistate dopo la trasformazione in Spa (ENI, Poste, Terna e STM) e sarà poi attiva nelle iniziative internazionali promosse in collaborazione con le altre Istituzioni aderenti al Club degli Investitori di Lungo Periodo. In particolare, parteciperà con un investimento fino a 300 milioni al Fondo infrastrutturale Marguerite, che finanzierà interventi infrastrutturali nei Paesi dell’Unione Europea e che raggiungerà una dimensione non inferiore a 1,5 miliardi (più 5 miliardi di debt facility) grazie all’apporto degli altri sponsor: BEI, CDC (Francia), KfW (Germania), ICO (Spagna) e PKO (Polonia). Inoltre la Cassa vestirà fino a 150 milioni nel Fondo Inframed, di prossimo avvio, destinato a finanziare lo sviluppo urbano sostenibile e le infrastrutture per  l’energia e i trasporti nei Paesi nell’ambito dell’Unione per il Mediterraneo. Il Fondo raggiungerà l’importo complessivo di un miliardo.

Per quanto riguarda le proiezioni del suo conto economico la Cassa prevede un utile in moderata e costante crescita per tutto il triennio (circa 1,8 miliardi a fine Piano), nonostante la riduzione dei margini tra impieghi e raccolta, causata dalla discesa dei tassi di interesse. Questo obiettivo sarà perseguito con un’attenta politica di controllo dei costi, che rimarranno molto limitati in proporzione ai ricavi (al di sotto del 5%).

Sul fronte delle proiezioni relative allo stato patrimoniale della Cassa, nonostante la crisi finanziaria, gli impieghi a clientela dovrebbero crescere ad un tasso medio vicino al 10%, grazie in particolare ai programmi di supporto all’economia messi in campo, superando largamente i 100 miliardi di euro a fine 2011. Nello stesso periodo lo stock di liquidità tenderà ad attestarsi intorno ai 150 miliardi, grazie all’andamento positivo della raccolta del risparmio postale, il quale dovrebbe a sua volta crescere ad un tasso analogo a quello degli impieghi a clientela, superando la soglia dei 230 miliardi. La solidità di CDP sarà assicurata, oltre che dal mantenimento di questo importante livello di liquidità, anche dal rafforzamento del patrimonio netto (poco al di sotto dei 15 miliardi a fine Piano) reso possibile dai risultati positivi di conto economico.

Per perseguire gli obiettivi del Piano, CDP completerà l’evoluzione della sua struttura organizzativa, mantenendo una struttura centralizzata e snella e ricorrendo ampiamente alle nuove tecnologie. Gli interventi di adeguamento e potenziamento dei sistemi informativi costeranno 20 milioni di euro.

(Fonte: CDP)
(a cura di Alessandra Flora)

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