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Appalti - Anac semplifica gare sotto un milione

|Novità
03 luglio 2017

autore:  aakanayev L’Anac sblocca gli appalti sotto il milione di euro in versione semplificata.

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E’ l’effetto di un parere che l’Autorità anticorruzione ha appena pubblicato, in risposta a una richiesta del Ministero delle Infrastrutture. L’obiettivo dell’Authority è risolvere un’impasse che dura ormai da diverse settimane e che ha costretto le Pa più piccole, soprattutto i Comuni, a rallentare i loro bandi di gara. Grazie all’interpretazione dell’Autorità, il problema viene superato: negli appalti sotto il milione di euro sarà sempre possibile utilizzare il criterio di aggiudicazione del massimo ribasso e la procedura negoziata. In pratica, non servirà più una gara formale.

Il parere dell'Anac

La novità, nello specifico, è contenuta in un parere che l’Anac ha appena mandato al Ministero delle Infrastrutture e che risponde ai dubbi sollevati nelle scorse settimane in seguito all’approvazione del decreto correttivo al Codice appalti, alla fine di aprile.

Gli effetti sul mercato

Senza scendere in tecnicalità, c’era il pericolo che sotto il milione di euro fossero vietati gli appalti aggiudicati al massimo ribasso e con procedura negoziata. Una novità che avrebbe complicato parecchio la vita alle stazioni appaltanti, soprattutto quelle piccole, costrette in futuro a fare una gara formale sempre, anche per bandi di piccolissimo valore.

Il blocco dei piccoli Comuni

Gli effetti di questa situazione si stavano già manifestando. Molte piccole amministrazioni, soprattutto Comuni, avevano infatti deciso di intervenire in maniera drastica, per evitare successive impugnative dei loro bandi. E avevano deciso di bloccare le procedure, fermando tutti i piccoli appalti, in attesa di un chiarimento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dell’Anac.

Le richieste del Mit

Per questo motivo, il Mit aveva chiesto nei giorni scorsi all’Anac di esprimersi formalmente ed esercitare le sue prerogative di regolatore del mercato. Adesso l’Anticorruzione si pronuncia, spiegando che tutti i piccoli lavori fino a due milioni di euro saranno semplificati e, in aggiunta, sotto il milione di euro sarà sempre possibile aggiudicare i bandi basandosi solo sul criterio del prezzo e non sull’offerta economicamente più vantaggiosa.

Cosa dice l'Autorità

Per l’Anac questa interpretazione è “l'unica rispondente a criteri di ragionevolezza e dunque pienamente condivisibile”. La spiegazione è che “la modifica apportata dal correttivo all'innalzamento della soglia per l'utilizzo del criterio del minor prezzo” non contempla alcuna “ricaduta sulle procedure di scelta del contraente”.

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Semplificazione sotto il milione

La conseguenza è che “deve ritenersi possibile l'utilizzo del criterio del minor prezzo anche nelle procedure negoziate da 150mila euro e fino a un milione di euro”. In sostanza, la semplificazione sulle piccole gare, grazie alla nota di Raffaele Cantone, diventa effettiva.

Il valore del mercato

In questo modo, i Comuni avranno di nuovo la possibilità di far partire le loro gare, come è stato fino a poche settimane fa. D’altronde, il mercato degli appalti sotto il milione è particolarmente ricco. In termini numerici, rappresentano il 73% del totale dei bandi italiani, con un valore che, nei primi cinque mesi del 2017, è stato di 1,2 miliardi di euro. 

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