Chat with us, powered by LiveChatMedicinali derivanti da embrioni umani: la Corte Ue dice no - FASI
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Medicinali derivanti da embrioni umani: la Corte Ue dice no

|Strategie
11 settembre 2013

Test-tube - foto di MadprimeUna sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (Lussemburgo) ha vietato la circolazione in Europa di farmaci ricavati da cellule staminali con metodi che implicano la distruzione di embrioni. La decisione si basa sul principio che anche all’ovulo non fecondato va riconosciuta la qualifica di embrione umano.

La sentenza giunge in relazione al caso di un medicinale per la cura del morbo di Parkinson, brevettato nel 1997 da Oliver Brustle, professore di Neurobiologia ricostruttiva all'Università di Bonn. Il farmaco si basa sull’utilizzo di cellule progenitrice neurali isolate e depurate, derivanti da cellule staminali embrionali umane allo stadio di blastocisti (a circa 5 giorni dalla fecondazione).

Su richiesta di Greenpeace, che contestava l'implicazione di un procedimento di distruzione delle cellule staminali embrionali, l’ufficio brevetti tedesco annullò la registrazione. In risposta, il medico ricorse in appello, afferm

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