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CDP Venture Capital: al via Galaxia, il polo di trasferimento tecnologico per l'aerospazio

|Novità
07 giugno 2023

Galaxia CDP VC - Foto di Luminas_Art da PixabayDare un impulso concreto allo sviluppo di startup concepite all’interno dei laboratori di ricerca specializzati nel comparto aerospaziale. È questo l'obiettivo di Galaxia, il nuovo Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico lanciato da CDP Venture Capital.

PNRR: fondi per i centri di trasferimento tecnologico

L'iniziativa si inserisce nel più ampio paradigma di azioni con cui CDP Venture Capital mira a realizzare un’infrastruttura a supporto dell’intera filiera del tech transfer, attraverso la creazione di Poli Nazionali di Trasferimento Tecnologico distribuiti sul territorio.

Cos'è e come funziona Galaxia

Galaxia opererà nei diversi ambiti applicativi dell’aerospazio:

  • dalle soluzioni upstream, quali propulsori, razzi e satelliti, veicoli spaziali sub-orbitali, strumenti di telemetria e tecnologie per i centri di controllo delle missioni;
  • a quelle downstream, ossia tecnologie di remote sensing per l’osservazione della Terra, tecnologie per la comunicazione e navigazione satellitare e applicazioni integrate dei sistemi di navigazione satellitare per usi specifici.

Parallelamente, lo strumento si focalizza su tecnologie abilitanti e attività di trasferimento delle principali tecnologie da spazio a terra (spin-out) e da terra a spazio (spin-in).

Quanto alle risorse finanziarie, il Polo potrà contare su una dotazione target complessiva di circa 30 milioni di euro nei prossimi 4 anni, con l'obiettivo di investire in oltre 30 nuove imprese nelle fasi proof-of-concept (prototipazione) e seed.

L’operazione è guidata da CDP Venture Capital attraverso il fondo dedicato di Technology Transfer e prevede anche il coinvolgimento del fondo Italia Space Venture, nato nel luglio 2022 come strumento di sostegno per le iniziative imprenditoriali innovative in ambito spaziale e aerospaziale attraverso risorse provenienti dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

Il ruolo dei partner del Polo Galaxia

Come già avvenuto per la Robotica con RoboIT, per la Sostenibilità ambientale con Tech4Planet, e per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici in ambito biofarmaceutico con Extend, questi Poli nascono dalla collaborazione tra attori pubblici e privati per trasformare i risultati della ricerca in innovazione.

Partner imprenditoriale e co-investitore di Galaxia è Obloo, realtà con un significativo track record di investimenti early stage in startup deeptech e technology trasfer che si occuperà dello scouting, due diligence e della messa a terra degli investimenti, nonché di monitoraggio del portafoglio. Sono, inoltre, previsti accordi con corporate partners al momento in fase di finalizzazione.

I promotori scientifici di Galaxia sono, invece, il Politecnico di Torino e Sapienza Università di Roma, insieme ad altre importanti università italiane tra le quali, l’Università di Padova e il Politecnico di Bari: i loro ricercatori potranno accedere agli investimenti proof-of-concept e beneficiare di un servizio specialistico di incubazione tecnica garantito da Obloo, con l’obiettivo di stimolare l’approdo sul mercato delle invenzioni prodotte dalla ricerca.

Insieme ad Obloo, Lazio Innova e l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P coordineranno il programma di business creation, messo a disposizione a livello nazionale per tutte le startup derivanti dall’attività di ricerca che saranno selezionate dal Polo stesso per investimenti seed.

I servizi di incubazione tecnica e di business creation prevedono, inoltre, il coinvolgimento dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in qualità di Advisor Tecnici di Galaxia. Per rafforzare la capacità di industrializzare le tecnologie proposte dai ricercatori, il Polo sta finalizzando accordi anche con i principali Distretti Aerospaziali italiani.

Trasferimento tecnologico e Space economy

Secondo una serie di stime condotte a livello globale, l’industria aerospaziale ha visto una forte espansione sia in termini di applicazioni tecnologiche che di attori coinvolti, soprattutto negli ultimi dieci anni. Si stima che il comparto raggiungerà il trilione entro il 2040, dagli attuali 450 miliardi di dollari.

In Italia, nello specifico, la Space Economy ha generato un fatturato di 18 miliardi di euro nel 2017, con oltre 60mila addetti. Il nostro Paese, inoltre, è il quarto al mondo per esportazioni a livello mondiale.

"Il lancio di Galaxia è un altro passo molto importante nel percorso che stiamo tracciando per colmare il gap italiano nel tech transfer e aprire i laboratori delle Università ai mercati internazionali", ha commentato Enrico Resmini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital, aggiungendo che "grazie ai progressi della ricerca, le tecnologie aerospaziali si sono rivelate determinanti per la crescita di molti Paesi. Oggi investire in queste tecnologie è strategico per preservare un'eccellenza storica dell’industria italiana e sostenere la rapidità del progresso tecnologico del settore che ha ricadute di sviluppo nelle filiere produttive e occupazionali".

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