Chat with us, powered by LiveChatAuto ecologiche: ultimi step per gli incentivi - FASI
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Auto ecologiche: ultimi step per gli incentivi

|Novità
05 febbraio 2013

Auto - foto di zabriensky what?Il decreto ministeriale attuativo del meccanismo che introduce gli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni è fermo alla Corte dei conti, in attesa della registrazione. Ma, al lungo cammino degli incentivi sotto il profilo della tempistica, si aggiungerebbero anche criticità di ordine economico.

Tempi. In principio fu il decreto legge 83/2012, convertito in legge 134/2012 (Legge Crescita), a prevedere aiuti per l'acquisto di veicoli a basse emissioni (fino a 120 g/km di CO2) con alimentazioni alternative a benzina e a gasolio (elettriche, ibride, a gas e, teoricamente, a idrogeno). Aiuti che dovevano applicarsi alle immatricolazioni comprese tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015. Poi è arrivata la Legge di Stabilità 2013, in base alla quale per ottenere gli incentivi l'immatricolazione dei veicoli doveva avvenire a partire dal trentesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto attuativo.
Decreto che sarebbe in arrivo: una volta registrato alla Corte dei conti, infatti, il testo dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale in tempi rapidi, in modo da entrare in vigore nelle prossime settimane. Da quel momento, dovranno passare 30 giorni per l'apertura delle prenotazioni necessarie a ottenere il bonus.

Altre problematiche. A breve, insomma, si dovrebbe partire con gli incentivi. Il che non risolve tutte le questioni. Il meccanismo, infatti, comporta il rischio che concessionari e salonisti vendano vetture perdendoci. Infatti, l'abbattimento del prezzo di acquisto deve essere garantito dal contributo statale solo per metà: il resto deriva da uno sconto obbligatorio praticato dal venditore. Nel 2013 e nel 2014, per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 grammi per chilometro – soprattutto modelli elettrici e alcuni ibridi - il beneficio totale per l'acquirente è del 20% del prezzo di listino, fino a un massimo di 5.000 euro. Che per il venditore equivale a dover concedere uno sconto del 10%. Uno sconto gestibile in genere, ma per alcuni modelli sufficiente a vanificare il margine di guadagno del commerciante.

C'è poi un'altra questione da affrontare: il rischio di rimanere tagliati fuori da questi incentivi. I fondi a disposizione, infatti, sono limitati – per il 2013 si parla di 40 milioni di euro, che basterebbero a coprire circa 25mila veicoli – e una volta esauriti non è possibile coprire alcun acquisto fino alla fine dell'anno.

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