Chat with us, powered by LiveChatPiemonte: formazione e internazionalizzazione, le priorita’ del 2013 - FASI
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Piemonte: formazione e internazionalizzazione, le priorita’ del 2013

|Novità
03 gennaio 2013

Torino - foto di moi-mêmePer il 2013 il Piemonte punta sulla qualificazione dei lavoratori e sull’internazionalizzazione delle proprie imprese. Nella seduta del 2 gennaio, infatti, la Giunta ha approvato due provvedimenti che stanziano rispettivamente 16 milioni di euro per la formazione dei lavoratori occupati e un milione di euro per il fondo di garanzia per l’export. L'obiettivo è rilanciare il sistema produttivo piemontese promuovendo interventi innovativi a favore dei cittadini e delle imprese su tutto il territorio regionale.

Con i fondi a sostegno delle attività di formazione dei lavoratori occupati la Regione intende promuovere una “formazione personalizzata”, che favorisca “oltre all’accrescimento delle proprie competenze e conoscenze, anche la capacità strategica dei lavoratori ad orientarsi nei contesti in cui operano, avendo come obiettivo la dimensione del cambiamento e dell’aumento della produttività”. Questa scelta – ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Cota – è stata adottata “in linea con le esigenze di un mercato sempre più dinamico”.

Per sostenere le Province nella gestione dei costi derivanti sia dalla riforma Fornero che da quella regionale sull’accreditamento e sull’innalzamento degli standard qualitativi legati alle politiche per il lavoro, la Regione ha inoltre approvato il trasferimento di 1,4 milioni di euro a loro favore.

Per supportare l’internazionalizzazione delle imprese, invece, la Regione ha lanciato un nuovo fondo che sarà gestito operativamente da Finpiemonte. Si tratta di uno strumento volto ad “accelerare il processo di internazionalizzazione del sistema produttivo, con particolare riguardo a Paesi e mercati di grande dimensione e ad alto tasso di crescita”, ha sottolineato l’assessore allo sviluppo economico Massimo Giordano.

Potranno accedere al fondo le Pmi piemontesi che negli ultimi tre anni hanno dedicato almeno il 20% del proprio fatturato all’export; saranno considerate prioritarie le domande presentate dai settori merceologici e dalle filiere di eccellenza del sistema economico regionale. Le risorse del fondo serviranno a finanziare, per esempio, uffici di rappresentanza esteri, punti vendita e strutture distributive logistiche, progetti di partnership e di joint venture tra imprese piemontesi o con aziende di altre regioni o paesi, purché sia previsto il mantenimento del controllo in Piemonte.

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