Chat with us, powered by LiveChatPiano nazionale di edilizia abitativa: riparto delle risorse per l'housing sociale - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Piano nazionale di edilizia abitativa: riparto delle risorse per l'housing sociale

|Novità
07 maggio 2010

 

Edilizia sociale - foto di LalupaPubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 8 marzo 2010 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, in cui vengono ripartire le risorse del Piano nazionale di ediliza abitativa destinate agli accordi di programma con le Regioni per programmi integrati finalizzati all’housing sociale. La somma a disposizione ammonta complessivamente a circa 377,8 milioni di euro.

In particolare, il piano è articolato in sei linee di intervento:
  1. costituzione di un sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari per l'acquisizione e la realizzazione di immobili per l'edilizia residenziale, ovvero promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi, con la partecipazione di soggetti pubblici e/o privati per la valorizzazione e l'incremento dell'offerta abitativa in locazione;
  2. incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica con risorse dello Stato, delle Regioni, delle Province Autonome, degli enti locali e di altri enti pubblici, comprese quelle derivanti dall'alienazione di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupati muniti di titolo legittimo;
  3. promozione finanziaria anche ad iniziative di privati;
  4. agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi;
  5. programmi integrati di promozione di edilizia residenziale, anche sociale;
  6. interventi di competenza degli ex IACP comunque denominati o dei comuni, già ricompresi nel Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, approvato con decreto del Ministro delle infrastrutture del 18 dicembre 2007, ubicati nei comuni dove la domanda di alloggi sociali risultante dalle graduatorie è più alta.
Gli interventi a cui si riferisce il riparto in questione sono quelli ricompresi dal punto 2 al punto 5.

Questa la suddivisione in quota parte a ciascuna Regione e Provincia autonoma di  Trento  e  Bolzano, sulla base dei coefficienti stabiliti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti 17 marzo 2003:
  • Piemonte:  32.839.363,62
  • Valle d'Aosta: 675.280,98
  • Lombardia: 54.820.949,77
  • Trento: 5.384.865,10
  • Bolzano: 6.083.952,85
  • Veneto: 22.732.444,19
  • Friuli-Venezia Giulia: 7.955.996,47
  • Liguria: 12.865.481,90
  • Emilia-Romagna: 22.436.560,02
  • Toscana: 21.832.132,53
  • Umbria: 5.470.078,23
  • Marche: 7.178.308,59
  • Lazio: 38.574.906,25
  • Abruzzo: 9.362.674,39
  • Molise: 2.068.355,03
  • Campania: 41.168.899,68
  • Puglia: 24.964.423,53
  • Basilicata: 3.608.804,33
  • Calabria: 16.674.943,31
  • Sicilia: 27.834.084,28
  • Sardegna: 13.352.764,96
per un totale di 377.885.270.

Con gli accordi di programma, da sottoscrivere ai sensi dell'art. 4 del Piano nazionale di edilizia  abitativa, nell'ambito delle suddetta ripartizione delle risorse, si provvederà:

  1. ad individuare, d'intesa con le singole regioni e province autonome, le iniziative da inserire nelle linee di intervento di cui all'art. 1, lettere b), c), d) del medesimo Piano nazionale di edilizia abitativa;
  2. ad individuare i programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale di cui alla lettera e) del Piano nazionale di edilizia abitativa;
  3. a concordare le procedure attuative necessarie per i singoli programmi regionali di intervento di cui all'art. 8 del Piano nazionale di edilizia abitativa;
  4. a selezionare i singoli interventi attribuendo il contributo secondo i parametri di finanziamento di cui all'art. 5 del Piano nazionale di edilizia abitativa.

Piano nazionale di edilizia abitativa

Gazzetta Ufficiale del 6 maggio 2010 - Decreto 8 marzo 2010

;