Chat with us, powered by LiveChatOn line le linee guida per i siti della Pubblica Amministrazione - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

On line le linee guida per i siti della Pubblica Amministrazione

|Novità
10 marzo 2010
Credit © European Communities, 2009Accesso diretto, identificazione del committente, informazioni semplici e di qualità per i siti della Pubblica Amministrazione. E soprattutto viene estesa la possibilità di iscriversi al dominio “.gov.it” a tutte le Pubbliche Amministrazioni che intendono mantenere attivo un sito. E’ quanto previsto dalle linee guida per i siti web della PA elaborate a quattro mani dal DigitPA (ex Cnipa) e dal Formez, on line dal 9 marzo 2010 sul sito del Ministero della Pubblica amministrazione, che fanno seguito alla direttiva n° 8 nel 2009 entrata in vigore nel novembre scorso.

Per i prossimi due mesi è possibile partecipare ad una consultazione pubblica telematica sulle linee guida, volta a coinvolgere i diversi stakeholder con l’obiettivo di limare e affinare il documento finale. Le linee guida offrono un excursus sui pilastri della buona comunicazione multimediale: dall’accessibilità alla trasparenza, dalla privacy all’interattività, dalla riduzione dei siti e dei contenuti obsoleti al design e all’usabilità. Nuove frecce nell’arco degli addetti alla pubblicazione dei contenuti, alle prese con un sito da mantenere, da razionalizzare o da dismettere del tutto.

Al termine della consultazione sarà prodotto un vademecum che conterrà regole e processi standardizzati per l’attivazione dei nuovi siti  e la registrazione dei domini, ma anche suggerimenti per salvaguardare i contenuti on line ancora fruibili. I due mesi di tempo sono necessari anche per recepire le innovazioni del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale, attualmente in discussione presso Province e Comuni.

Le linee guida rispondono ad un’esigenza sempre più avvertita dagli utenti della Rete. Finora la realizzazione degli spazi web delle pubbliche amministrazioni è partita dall’iniziativa dei singoli enti con modalità spesso eterogenee. Talvolta i siti istituzionali che visitiamo non sono correlati ai principali portali della PA, rimangono attivi anche dopo la chiusura del progetto, oppure non  riusciamo identificare immediatamente l’amministrazione che ha realizzato un sito tematico.

L’obbligatorietà del dominio .gov.it permette il mantenimento di un elevato livello di qualità per i siti web della PA che offrono servizi istituzionali o di pubblica utilità. A tale proposito la direttiva introduce una novità: le  PA devono individuare un responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti. Qualora ciò non accadesse, o i risultati della misurazione della performance organizzativa non fossero adeguati, scattano le sanzioni previste dalla Riforma Brunetta (dgls n°150/2009).

(Alessandra Flora)

;