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UE: occorre una buona governance per combattere l'evasione fiscale

|Novità
11 febbraio 2010
Parlamento europeoApprovata al Parlamento europeo la proposta di risoluzione "sulla promozione della buona governance in materia fiscale" dell'europarlementare Leonardo Domenici (PD), nella quale si condanna "il ruolo svolto dai paradisi fiscali nell'incoraggiare e nel trarre profitto dall'evasione fiscale, dall'elusione fiscale e dalla fuga di capitali". Il Parlamento europeo propone l'istituzione di un registro pubblico dell'UE "che elenchi i nomi delle persone e delle imprese che hanno creato società e aperto conti in paradisi fiscali” e l'adozione di sanzioni e incentivi per promuovere la buona governance fiscale.

L'assenza di una buona governance in materia fiscale favorisce la frode e l'evasione fiscale, causando gravi perdite al bilancio comunitario (circa il 2,5% del PIL annuo dell'UE) e ai bilanci nazionali. Inoltre, molte "imprese multinazionali sono state strutturate in modo tale da sfruttare l'evasione fiscale nelle varie giurisdizioni in cui operano", provocando diseguaglianze nel trattamento fiscale delle imprese, a danno delle aziende piccole, nazionali o nuove.

Il successo della lotta contro i paradisi fiscali e l'evasione fiscale dipende principalmente dall'applicazione omogenea "delle stesse regole da parte di tutti". A tal proposito gli europarlamentari hanno affermato che la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio (2003/48/CE ) dovrebbe essere estesa anche a quei luoghi privilegiati dagli evasori fiscali, come Singapore, Hong Kong, Macao, Dubai, Nuova Zelanda, Ghana e ad alcuni stati degli USA.

A tal fine è "indispensabile migliorare la cooperazione all'interno dell'UE e a livello internazionale al fine di garantire l'efficacia della lotta contro la frode fiscale" attraverso:

  • la creazione di un adeguato sistema di incentivi per il recupero di crediti fiscali transfrontalieri, al fine di aumentare l'attuale basso tasso di recupero del 5%;
  • l'assistenza reciproca in materia di recupero dei crediti risultanti da dazi, imposte ed altre misure;
  • l'adozione di misure che impediscano l'abuso del "principio di residenza mediante regimi di domicilio e proprietà fittizi che consentono alle holding senza attività o alle società di comodo di evitare ai loro proprietari effettivi di pagare le tasse nel loro paese di domiciliazione";
  • il miglioramento delle norme OCSE per favorire lo scambio automatico e multilaterale delle informazioni;
  • l'applicazione del metodo dei "profitti comparabili".

Al termine della votazione il Parlamento europeo ha invitato tutte le parti interessate ad accelerare la conclusione dell'accordo anti-frode con il Liechtenstein, chiedendo che sia conferito un mandato alla Commissione per negoziare accordi analoghi con Andorra, Monaco, San Marino e Svizzera.

Proposta di risoluzione sulla buona governance in materia fiscale

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