Chat with us, powered by LiveChatUE: Giornata internazionale dei Diritti Umani 2009 - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

UE: Giornata internazionale dei Diritti Umani 2009

|Novità
10 dicembre 2009
Discriminazione - immagine di Mizunoryu e LeyendaV  Embrace diversity and discrimination, questo il motto della giornata internazionale dei Diritti Umani del 2009. Sebbene nella  Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 si afferma che "tutti gli esseri umani sono nati liberi ed eguali in dignità e diritti" (articolo 1), ancora oggi milioni di persone in tutto il mondo sono quotidianamente vittime di discriminazioni. Tali discriminazioni, basate sulle differenze sessuali, razziali, etniche, religiose, relative all'orientamento sessuale, all'età, etc., violano i principi fondamentali della Dichiarazione Universale e di molti altri strumenti di tutela adottati a livello regionale, tra cui la Carta dei diritti fondamentali dell'UE del 2000.

Grazie al Trattato di Amsterdam del 1997 (entrato in vigore nel 1999) e alle Direttive successive sono state poste le basi per combattere tutte le tipologie di discriminazione, non più legate esclusivamente al sesso e alla nazionalità come in passato. Tale legislazione assicura un trattamento uguale in molte sfere della vita quotidiana: sicurezza sociale, lavoro, sanità, istruzione, accesso a beni e servizi.

La lotta alle discriminazioni rappresenta una priorità per l'UE, come testimoniano le seguenti iniziative:

  • la campagna informativa del 2009 contro la differenza retributiva tra lavoratrici e lavoratori (gender pay gap) in  Europa (pari al 17,5%);
  • le misure per promuovere e migliorare le condizioni socio-economiche della minoranza Rom (definite nel Programma di Stoccolma che sarà adottato dal Consiglio europeo tra il 10-11 dicembre 2009);
  • la firma della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili;
  • la promozione della democrazia e dei diritti umani al di fuori dell'UE grazie all'European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR), fondato nel 2006.

Gli Stati Membri dovranno inoltre implementare la nuova normativa europea che:

  • proibisce il pubblico incitamento alla violenza e all'odio verso gruppi di persone (o singoli membri) individuati per appartenenza religiosa, razziale, etnica o per il colore della pelle;
  • proibisce l'incitamento all'odio sulla base della razza, del sesso, della religione e della nazionalità nelle trasmissioni televisive e nei servizi video on demand.

Il vice-presidente Jacques Barrot ha affermato che "non c'è posto per razzismo e xenophobia in Europa, e non dovrebbe esserci in nessuna parte del mondo. Il dialogo e la comprensione dovrebbero superare l'odio e le provocazioni". Il Commissario europeo per l'impiego, gli affari sociali e le pari opportunità, Vladimír Špidla, ha inoltre ricordato che gli Stati Membri, nell'attuale fase di recessione economica, dovrebbero rafforzare il proprio impegno in materia di pari opportunità.

Tali sforzi, ha concluso Catherine Ashton, Alto Rappresentanete dell'UE per gli Affari esteri e la Sicurezza, sono necessarie affinché le discriminazioni diventino un argomento del passato in Europa e in tutto il mondo.

Human Rights Day 2009

;