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UE-Azerbaigian, le condizioni del PE per l’accordo globale

|Novità
04 luglio 2018

Baku, Accordo UE-Azerbaigian - Photo credit shankar s.Nella plenaria del 4 luglio, il Parlamento europeo ha definito le condizioni necessarie alla firma di un nuovo accordo di partenariato tra Unione europea e Azerbaigian. L’intesa, dicono i MEP, dovrà garantire benefici per tutti, PMI e cittadini inclusi, e rispettare i valori fondamentali dell’UE.

UE-Cina: dialogo di alto livello per un accordo globale sugli investimenti

Le relazioni tra UE e Azerbaigian sono disciplinate da un Accordo di partenariato e cooperazione siglato dalle parti nel 1999. Al fine di adeguare le disposizioni contenute nell'intesa alle mutate condizioni e promuovere un rafforzamento dei rapporti bilaterali in diversi ambiti economici, a febbraio 2017 sono partiti i negoziati per un nuovo accordo. L'UE, lo ricordiamo, è attualmente il principale partner commerciale dell'Azerbaigian e il suo più grande mercato commerciale, con una quota del 48,6% degli scambi totali dell'Azerbaigian e un contributo decisivo in termini di investimenti esteri diretti.

In tale contesto, nella seduta plenaria del 4 luglio 2018, i deputati del Parlamento europeo hanno approvato, con 564 voti favorevoli, 69 voti contrari e 47 astensioni, un testo di raccomandazione per i negoziatori che lavorano all'Accordo globale UE-Azerbaigian, nel quale si invitano Consiglio, Commissione e l'Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza UE Federica Mogherini a garantire il rispetto di determinate condizioni per la sigla dell'intesa. In particolare, le istituzioni UE dovranno:

  • assicurare che il futuro accordo sia ambizioso e offra vantaggi concreti e tangibili a entrambe le parti, non solo per le grandi imprese, ma anche per le PMI e i cittadini sia dell'UE che dell’Azerbaigian,
  • garantire che l'approfondimento delle relazioni UE-Azerbaigian sia subordinato alla difesa e al rispetto della democrazia, dello stato di diritto, del buon governo, dei diritti umani e delle libertà fondamentali,
  • ricordare alle autorità azere che non verrà ratificato alcun Accordo globale con un Paese che non rispetta i valori e i diritti fondamentali dell’UE,
  • assicurarsi che, prima della conclusione dei negoziati, l'Azerbaigian rilasci i suoi prigionieri politici e prigionieri di coscienza,
  • aiutare l'Azerbaigian a sviluppare un forte quadro per proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali e assicurare che sia rispettato il diritto alla libertà di riunione pacifica,
  • sostenere la riforma della magistratura azera per garantire la sua imparzialità e indipendenza dall’esecutivo,
  • mettere in atto disposizioni specifiche per aiutare l'Azerbaigian a combattere il crimine economico, compresi la corruzione, il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale,
  • sostenere ulteriormente la libertà e il pluralismo dei media, oltre che l'indipendenza editoriale da gruppi politici e oligarchici dominanti in Azerbaigian.

Cooperazione: UE e ACP a lavoro sull'accordo di partenariato post 2020

Se i negoziati avanzeranno rapidamente e tutte le condizioni contenute nel testo di raccomandazione saranno soddisfatte, il Parlamento europeo si augura che il nuovo accordo possa essere firmato prima del prossimo vertice UE-Partenariato orientale, che si terrà nel 2019. 

Il Partenariato orientale, lo ricordiamo, è un programma di associazione UE volto ad avvicinare all'Unione europea 5 Paesi ex URSS: Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Ucraina e Bielorussia. 

Photo credit: shankar s.

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