Chat with us, powered by LiveChatNuova Sabatini – un quarto delle risorse ancora disponibili - FASI
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Nuova Sabatini – un quarto delle risorse ancora disponibili

|Novità
05 aprile 2018

Nuova SabatiniIl Ministero dello Sviluppo economico fa sapere che sono ancora disponibili oltre 320 milioni di euro per la Nuova Sabatini, fra i principali strumenti agevolativi per gli investimenti delle PMI.

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Dall’avvio, nel 2014, la Nuova Sabatini, la misura per agevolare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali, non ha smesso di attirare l’attenzione delle imprese.

E il Ministero dello Sviluppo economico fa sapere che sono ancora disponibili oltre 320 milioni di euro

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Si tratta di circa il 25% delle risorse complessive, pari a 1 miliardo e 273.862.734 euro. In base ai dati forniti dal Ministero, aggiornati a marzo di quest'anno, l'importo prenotato effettivo (inclusi gli oneri di gestione) è pari a 953.454.137 euro.

Cos’è la Nuova Sabatini

Istituita dal decreto-legge n. 69-2013, la Nuova Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal MISE con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

Beneficiari e settori ammessi

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Cosa finanzia la Nuova Sabatini

Nota anche come misura Beni strumentali, la Nuova Sabatini agevola l'acquisto di beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Gli investimenti devono rispettare due requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

L'agevolazione in sintesi

Le agevolazioni previste dalla misura consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari - aderenti all’Addendum alla convenzione tra il MISE, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A - di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, dev'essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20mila euro e 2 milioni ed interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

L'ammontare del contributo del MISE è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (Industria 4.0).

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Come accedere alla Nuova Sabatini

La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l'aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.

La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dall'impresa, oltre alla sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, sulla base delle domande pervenute, trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.

La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento alla PMI, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, insieme alla documentazione inviata dalla stessa impresa in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. Il Ministero adotta quindi il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti e delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione e lo trasmette alla PMI e alla relativa banca/intermediario finanziario.

Questi si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo.

Ad investimento ultimato, la PMI compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione e la richiesta di erogazione della prima quota di contributo e le trasmette al Ministero, insieme all’ulteriore documentazione richiesta.

Infine, l'impresa trasmette al MISE, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, le richieste di quote di contributo successive alla prima, allegando alle stesse l’ulteriore documentazione richiesta.

Nuova Sabatini: i numeri di un successo

A marzo 2018, sono 46.381 le imprese che hanno presentato domanda di accesso all'agevolazione. Si tratta soprattutto di piccole imprese (21.743), seguite dalle micro (15.183) e dalle medie imprese (9.455).

Quanto ai finanziamenti deliberati, il 46% riguarda le piccole aziende (per un totale di 5.098.955.976 euro), il 36% le medie (3.952.738.747 euro) e il 18% le micro (1.987.620.775 euro).

Quanto alle aree geografiche, la Nuova Sabatini va meglio nel Nord-Est e nel Nord-Ovest della penisola, dove si registrano rispettivamente il 39% e il 36% delle domande. Meno attenzione si registra al Centro (14%) e nell'area Sud-Isole (11%).

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