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CDP lancia il suo primo social bond

|Novità
15 novembre 2017

Social bond CDPAggiornato il 15 novembre Cassa Depositi e Prestiti – CDP ha concluso con successo la sua prima emissione obbligazionaria “Social” da 500 milioni di euro.

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Anticipato alla comunità finanziaria nel corso di un road show che ha toccato Amsterdam, Londra e Parigi e si è concluso il 13 novembre a Milano, il Social Bond di Cassa Depositi e Prestiti, il primo lanciato nel mercato dei capitali internazionale da un emittente italiano, vale 500 milioni di euro e mira a sostenere le PMI localizzate in aree economicamente depresse o colpite da disastri naturali, a partire dalle zone terremotate.

“Il successo del collocamento, con una significativa presenza di ordini da parte di investitori esteri e socialmente responsabili, dimostra la fiducia del mercato nei confronti delle iniziative di CDP, compreso il suo impegno nell’ambito dello sviluppo sostenibile”, si legge in una nota del gruppo.

Gli obiettivi di CDP

I Social Bond sono emissioni obbligazionarie i cui proventi vengono utilizzati per raccogliere fondi destinati a finanziare nuovi progetti e/o a rifinanziare progetti già esistenti che hanno risultati positivi nel sociale.

Nel caso del Social Bond di CDP i proventi derivanti dell'emissione obbligazionaria verranno utilizzati per concedere finanziamenti alle imprese italiane e promuovere la crescita sostenibile, il progresso socio-economico e l'occupazione.

L'operazione rientra in una più ampia strategia di CDP per la sostenibilità, la diversificazione della base di investitori e la stabilizzazione delle fonti di raccolta e si ispira al punto 8 degli Obiettivi Onu di sviluppo sostenibile “Decent Work and Economic Growth”.

L'emissione è inoltre in linea con i Social Bond Principles 2017 dell’International Capital Market Association (ICMA), che si focalizzano sulla “creazione di occupazione anche attraverso il potenziale effetto del finanziamento e micro-finanziamento delle PMI”.

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Le caratteristiche del Social Bond

L'operazione rientra nel quadro del Debt Issuance Programme, il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP dell’ammontare di 10 miliardi di euro quotato alla Borsa del Lussemburgo, ed è stata realizzata con il supporto di Barclays, Crédit Agricole CIB, Citi, HSBC, Société Générale CIB e UniCredit, che hanno agito da Joint Lead Manager e Joint Bookrunner.

L’emissione, destinata a investitori istituzionali e con un valore nominale pari a 500 milioni di euro, a tasso fisso, non subordinata e non assistita da garanzie, ha una durata di 5 anni (scadenza novembre 2022) e prevede una cedola annuale dello 0,75% e un prezzo di riofferta di 99,839%.

I titoli, quotati presso la Borsa del Lussemburgo, godono del rating a medio-lungo termine di CDP, che è allineato alla Repubblica Italiana e pari a BBB (stabile) per S&P, Baa2 (negativo) per Moody’s, BBB (stabile) per Fitch e A- (stabile) per Scope.

Prevalgono gli investitori esteri

La risposta degli investitori è stata positiva: a fronte di una domanda di circa 2,25 miliardi di euro, circa 5 volte l’offerta, da parte di oltre 150 investitori, il prezzo dell’operazione è stato fissato a 57 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento, ad un livello di 3-8 punti base inferiore al range di pricing annunciato al lancio e di circa 14 punti base sopra l’equivalente BTP.

Notevole l'interesse degli investitori esteri, che hanno sottoscritto oltre il 70% del totale, facendo registrare anche una significativa presenza di investitori socialmente responsabili.

Entrando più nello specifico, il 49% dei sottoscrittori è stato rappresentato da fondi di investimento e da società di gestione, il 31% da istituzioni bancarie, il 13% da compagnie assicurative e fondi pensione e il rimanente 7% da banche centrali e altri investitori.

Quali PMI potranno ottenere i finanziamenti

I proventi dell'operazione saranno destinati a finanziare le imprese che corrispondono ai criteri del Social Bond Framework di CDP, cioè micro, piccole e medie imprese (MPMI), attive in aree con Pil pro capite inferiore alla media nazionale oppure colpite da disastri naturali e non impegnate in attività commerciali controverse (gambling, ecc).

I fondi raccolti, gestiti tramite la Gestione Separata di CDP, finanzieranno le imprese italiane con meno di 250 addetti attraverso Plafond di Liquidità, allocati tramite il sistema bancario.

Un working group dedicato, composto da membri di diversi dipartimenti di CDP (Finance, Business, Investor Relations & Rating Agencies, Corporate Social Responsibility) supervisionerà l'allocazione dei proventi e il rispetto dei criteri di eleggibilità.

Inoltre, in linea con gli standard internazionali, Cassa Depositi e Prestiti produrrà un report che renderà conto dell'assegnazione dei finanziamenti per regione e settore di attività, del numero di PMI finanziate, dei posti di lavoro creati e dell'impatto qualitativo dell'operazione in termini di accesso al credito da parte delle imprese.

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