Chat with us, powered by LiveChatCrisi industriale - firmato accordo di programma per rilancio Massa Carrara - FASI
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Crisi industriale - firmato accordo di programma per rilancio Massa Carrara

|Novità
10 novembre 2017

Produzione industrialeSiglato l'accordo di programma per il rilancio dell'area di crisi industriale semplice di Massa Carrara.

Legge 181-89 – agevolazioni per aree di crisi industriale non complessa

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Il Ministero per lo Sviluppo economico e la Regione Toscana hanno firmato l'accordo di programma per il rilancio dell'area di crisi industriale semplice di Massa Carrara. Si tratta del primo accordo del genere ad essere firmato in Italia.

L’intesa - della durata di tre anni - è finalizzata al rilancio delle attività economiche esistenti e alla creazione di nuove realtà imprenditoriali su un territorio duramente provato dalla crisi. Per il monitoraggio e la verifica degli interventi previsti, il Mise costituirà un Comitato di coordinamento per l'attuazione dell'accordo che si avvarrà del supporto tecnico di Invitalia.

Oltre 10 milioni di euro per riconversione e riqualificazione produttiva

Nel dettaglio, l’impegno economico previsto dall’accordo è di oltre 5,43 euro da parte del Mise e di 5 milioni di euro da parte della Regione Toscana, da destinare all’attuazione degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva ex legge 181-1989.

La stessa Regione Toscana, inoltre, potrà intervenire con ulteriori risorse fino all'importo massimo di 10 milioni di euro a supporto degli investimenti delle PMI dell'area, mediante gli strumenti di incentivazione previsti dalla programmazione regionale.

Tra i punti dell'accordo, inoltre, ci sono l'impegno per le imprese beneficiarie degli interventi a procedere prioritariamente all'assunzione di residenti nel territorio dei Comuni facenti parte dell'area di crisi non complessa, percettori di ammortizzatori sociali o disoccupati per licenziamento collettivo.

“Con questo accordo - ha spiegato il viceministro Teresa Bellanova - mettiamo in campo uno strumento ulteriore a disposizione delle aree di crisi non complessa, che va ad ampliare la gamma messa a disposizione dal Mise per far fronte alle situazioni di difficoltà produttiva ed occupazionale createsi in tante aree del nostro Paese durante il lungo periodo di crisi. Con una attenzione specifica, per altro, ai lavoratori residenti nel territorio e percettori di ammortizzatori sociali o disoccupati a seguito di licenziamenti collettivi”.

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Photo credit: Foter.com

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