Chat with us, powered by LiveChatHorizon 2020 - materie prime, Italia partner in progetto Ue - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Horizon 2020 - materie prime, Italia partner in progetto Ue

|Novità
20 gennaio 2017

L'Italia partecipa al progetto SCREEN, finanziato da Horizon 2020, per lo sviluppo di nuove tecnologie e strategie sulle materie prime.

Laboratorio di ricerca

Horizon 2020 - contributi per ricerca su mobilita' ed energia

Horizon 2020 – ricerca e innovazione, bandi Ue per il 2017

Al via con oltre 30 partner e un finanziamento da 3 milioni di euro della Commissione Ue, il Progetto SCREEN (Solutions for CRitical Raw materials - European Expert Network) di ricerca sulle materie prime strategiche. Finanziato nell’ambito di Horizon 2020, il progetto punta allo sviluppo di nuove tecnologie e strategie per accrescere la disponibilità di materie prime strategiche attraverso il coinvolgimento di Centri di ricerca, Università, associazioni ed operatori europei. Per l’Italia, il riferimento a livello nazionale è l’ENEA che contribuirà alla creazione e al coordinamento delle attività.

Articolato in sei diversi gruppi tematici - Mercato, Risorse, Sostituzione, Economia circolare, Produzione, Politiche regionali, nazionali e comunitarie - , il network sarà composto da stakeholder europei delle imprese, delle amministrazioni locali, delle associazioni, degli istituti di ricerca e tecnologia, delle organizzazioni non governative. L'obiettivo è promuovere l’interscambio di studi e conoscenze e l’elaborazione condivisa di documenti, metodologie e norme tecniche sulle materie prime strategiche, le attività minerarie, materiali, processi e prodotti più sostenibili, il riciclo, il riutilizzo e l’ottimizzazione degli scarti, in particolare di quelli elettrici ed elettronici.

Nell’ambito delle competenze maturate su innovazione, uso efficiente delle risorse, competitività dei sistemi industriali e sostenibilità ambientale, l’ENEA attiverà anche un focus specifico sugli snodi più critici per migliorare il ciclo di vita dei prodotti e delle materie secondarie, il loro trattamento e riciclo e la possibile sostituzione.

Presso il Centro Ricerche Casaccia dell'ENEA si colloca uno dei sei poli di ricerca istituiti nell'ambito dell'Associazione EIT RawMaterials, finanziata dall'Istituto Europeo per la Tecnologia e l'Innovazione (EIT) che prevede la creazione di una Knowledge Innovation Community (KIC), una Comunità della Conoscenza e dell'Innovazione.

L'obiettivo è quello di migliorare l'estrazione, il riciclo, il riuso e la sostituzione delle materie prime, in particolare quelle 'critiche', quali ad esempio terre rare, indio, germanio e magnesio. Una rete di laboratori, imprese e università che dovrà sviluppare un progetto da 2 miliardi di euro per creare tra l'altro 50 start up e 10mila posti di lavoro. L’ENEA ha vinto la KIC nel dicembre 2014 e coordinerà circa 50 partner tra industrie, PMI, enti di ricerca, università e istituzioni regionali da Italia, Spagna, Ungheria e Malta.

Le materie prime strategiche sono essenziali per produrre beni diffusi quali telefoni cellulari, cavi di fibre ottiche, celle fotovoltaiche. Le terre rare, ad esempio,  servono  per realizzare le turbine eoliche, il germanio per i rivelatori all’infrarosso, il magnesio per le leghe leggere in alluminio.

Tuttavia, a  fronte di una domanda in forte crescita, l’approvvigionamento sta diventando problematico a causa della concentrazione dell’offerta da pochissimi paesi: Cina, Russia, Repubblica democratica del Congo e Brasile; a ciò si aggiungono il basso grado di sostituibilità e i tassi ridotti di riciclaggio.

Già nel 2010 la Commissione europea aveva segnalato l’esigenza di interventi e individuato 14 materie prime “strategiche”: antimonio, berillio, cobalto, spatofluoro, gallio, germanio, grafite, indio, magnesio, niobio, platinoidi, terre rare, tantalio e tungsteno. E nel maggio 2014 la lista è stata portata a 20.

> Horizon 2020 - fondi Ue per ricerca su energia a basse emissioni

Photo credit: eelke dekker via Foter.com / CC BY

;