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UE: da luglio tagli alle tariffe telefoniche del roaming

|Novità
08 giugno 2009
sede consiglio ue Buone notizie per gli europei che hanno scelto il Vecchio continente come meta delle vacanze: a partire dal 1° luglio telefonare, inviare Sms, ricevere chiamate e navigare sul web con i servizi di roaming costerà in media il 60% in meno in tutti i paesi dell'Unione europea. Il Consiglio dei Ministri dell’Ue ha definitivamente adottato il nuovo regolamento per il taglio alle tariffe di roaming proposto dalla Commissione in settembre e già approvato dal Parlamento europeo.

Il regolamento supera così l’ultimo scoglio dell’iter legislativo europeo con il risultato che sarà possibile inviare in roaming Sms da un Paese all'altro dell'Ue a 0,11 euro (IVA esclusa) contro gli 0,28 euro che si pagano attualmente per lo stesso servizio.

Un’estate a tariffe ridotte anche per  navigare su internet, scaricare film o mandare le foto delle vacanze con il cellulare senza la brutta sorpresa di una bolletta salata al rientro dal soggiorno estero. In base alle nuove regole gli operatori di telefonia mobile devono fatturare ai consumatori le chiamate effettuate in roaming al secondo invece che al minuto dopo i primi 30 secondi. Un dettaglio che permetterà, stando alle stime della Commissione europea, di ridurre le bollette telefoniche attorno al 24%.

“Oggi il Consiglio dei ministri ha adottato all’unanimità le nuove regole sul roaming, che hanno così superato l’ultimo ostacolo procedurale e permetteranno di offrire diversi vantaggi ai consumatori a partire dal 1° luglio”, ha riferito Viviane Reding, commissario responsabile delle telecomunicazioni aggiungendo “questa è un’ottima notizia per i cittadini europei, che quest’estate potranno andare in vacanza e usare il roaming in tutta tranquillità e senza temere brutte sorprese quando arriverà la bolletta”.

Il nuovo regolamento prevede, oltre alla riduzione dei costi degli Sms inviati in roaming:

  • Riduzione dei prezzi roaming per i dati (navigare su internet o scaricare film con un telefono cellulare all’estero) con l’introduzione di una tariffa massima all’ingrosso di 1 euro per megabyte scaricato contro l'attuale prezzo medio di 1,68 euro per megabyte nell'Ue. Il prezzo massimo scenderà a 0,80 euro nel 2010 e a 0,50 euro nel 2011 e dovrebbe agevolare ulteriori diminuzioni delle bollette.
  • La possibilità, per chi ha un contratto telefonico con la bolletta di scegliere un meccanismo di interruzione del servizio quando la fattura raggiunga i 50 euro o in alternativa optare per un massimale superiore. Gli operatori avranno tempo fino a marzo 2010 per mettere in atto queste misure finalizzate a favorire la trasparenza.
  • Tagli ai prezzi delle chiamate in roaming: le tariffe massime, passeranno dai 0,46 e 0,22 euro rispettivamente  per le chiamate effettuate e ricevute all’estero, agli 0,43 e 0,19 euro (al minuto, Iva esclusa) partire dal 1° luglio 2009. I costi delle telefonate passeranno poi  a 0,39 e 0,15 euro nel luglio del 2010 fino a raggiungere i 0,35 e 0,11 euro entro il 1° luglio 2011.
  • La fatturazione sarà calcolata al secondo dopo i primi 30 secondi per le chiamate effettuate in roaming e dopo il primo secondo per le chiamate ricevute all’estero. Con i metodi di fatturazione al minuto attualmente applicati i consumatori pagano circa il 20% in più rispetto alla durata effettiva delle telefonate effettuate o ricevute.

Il regolamento ha suscitato qualche perplessità da parte dell'associazione italiana a difesa dei diritti dei consumatori Movimento Difesa del Cittadino che criticano i prezzi esorbitanti dei servizi di telefonia italiani. “Stiamo assistendo a un vero e proprio paradosso”, ha riferito Francesco Luongo responsabile nuove tecnologie e servizi a rete dell’associazione italiana: “inviare un messaggio via cellulare dall’Italia a un paese europeo costa meno che inviarlo all’interno del territorio italiano stesso”.

Nel nostro paese, stando ai dati forniti dallo stesso Luongo, il 62% degli utenti di telefonia mobile paga un prezzo unitario di 15 centesimi per inviare un sms in Italia, mentre per gli sms inviati da un Paese all'altro dell'Ue si pagheranno ora 11 centesimi di euro.“Chiediamo all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni di intervenire al più presto”, conclude Luongo, in quanto “alla luce di questo provvedimento e dell’indagine conoscitiva appena conclusa dall’Autorità, non ci sono più scuse plausibili da parte degli operatori di telefonia per continuare a mantenere in piedi il cartello degli sms”.

(Maria Cristina Nanni)

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