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FCS - erogazione incentivi Industria sostenibile e Agenda digitale

|Novità
10 marzo 2016

Una circolare MISE spiega come richiedere l'erogazione delle agevolazioni per i due bandi a valere sul Fondo Crescita Sostenibile

Agenda digitale

> Fondo Crescita Sostenibile - stop a domande bando Agenda digitale

> Fondo Crescita Sostenibile - FCS: come partecipare ai bandi per finanziamenti a ICT e industria

Con circolare dell'8 marzo 2016 il Ministero dello Sviluppo economico ha definito le indicazioni operative per la presentazione delle domande di erogazione delle agevolazioni concesse in relazione ai bandi Agenda digitale e Industria sostenibile.

I due bandi, approvati con decreti direttoriali del 15 ottobre 2014, sostengono grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore ICT, coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nel campo della cosiddetta industria sostenibile, mediante finanziamenti agevolati e contributi diretti alla spesa.

Le dotazioni dei due avvisi, inizialmente pari a 150 milioni di euro nel caso dell'Agenda digitale e a 250 milioni nel caso dell'industria sostenibile, a valere sul Fondo Crescita Sostenibile, sono state incrementate con risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), rispettivamente di 100 milioni e 350 milioni di euro.

> Fondo Rotativo Imprese-FRI - rifinanziati bandi FCS Agenda digitale e Industria sostenibile

Per agevolare la concessione di anticipazioni sui finanziamenti agevolati, inoltre, con il decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del 6 agosto 2015, in alternativa alla presentazione di una fideiussione bancaria o di una polizza assicurativa, è stata prevista la possibilità di ricorrere alla garanzia di un apposito Fondo.

Le istruzioni per l'erogazione degli incentivi

La circolare del MISE presenta una serie di indicazioni in merito alle richieste di erogazione degli incentivi e alle modalità di rimborso del finanziamento agevolato, oltre ad alcune precisazioni sull'ammissibilità dei costi agevolati.

Misura del contributo a carico delle imprese beneficiarie per l’accesso alla garanzia del Fondo

La quota a carico delle imprese beneficiarie per l’accesso alla garanzia del Fondo ai fini dell’erogazione in anticipazione del solo finanziamento agevolato è pari al 2,1% dell’anticipazione richiesta. Tale importo è trattenuto dal Ministero dello Sviluppo economico sull’ammontare dell’anticipazione richiesta e non viene restituito qualunque sia l’esito del progetto agevolato. La predetta quota a carico dell’impresa beneficiaria è dovuta solo in occasione della prima richiesta di anticipazione ed è commisurata al suo importo.

Modalità di presentazione delle richieste di erogazione

Le richieste di erogazione delle agevolazioni devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica, utilizzando una delle due procedure disponibili sul sito internet del soggetto gestore MCC, a seconda che si tratti del bando Agenda digitale o del bando Industria sostenibile.

La documentazione da presentare varia in relazione ai vari casi, cioè:

  • erogazione del finanziamento agevolato per anticipazione a fronte della presentazione di fideiussione o polizza assicurativa;
  • erogazione per anticipazione a fronte della garanzia del Fondo;
  • erogazione per stato avanzamento lavori;
  • erogazione dell’ultimo stato di avanzamento.

Costi ammissibili e modalità di pagamento

Alcuni chiarimenti riguardano poi i costi ammissibili, in particolare:

  • le spese relative a strumenti e attrezzature, o a parte di essi, che per caratteristiche d’uso abbiano un’elevata obsolescenza/deperibilità (pari o inferiore alla durata del progetto), possono essere interamente rendicontate nell’ambito del progetto, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto stesso e positiva valutazione del Soggetto gestore;
  • i pagamenti dei titoli di spesa e del personale non possono essere effettuati per contanti o attraverso assegni bancari o circolari, ma esclusivamente per mezzo di bonifici, ricevute bancarie o attraverso SEPA Credit Transfer;
  • le spese relative a beni di importo inferiore a 500 euro, al netto dell’IVA, non sono ammissibili; a tal riguardo si deve fare riferimento all’importo complessivo del titolo di spesa, indipendentemente dagli importi riferibili ai singoli beni e dalla percentuale di imputazione dei costi al progetto.

Rimborso del finanziamento agevolato

Relativamente alle modalità di rimborso del finanziamento agevolato, infine, ferma restando la scadenza finale del prestito, nel caso in cui la valuta di incasso da parte dell’impresa beneficiaria della singola erogazione del finanziamento ricada nei tre mesi solari precedenti la scadenza di rimborso delle rate del 30 giugno o del 31 dicembre, la relativa prima rata (di soli interessi, qualora si tratti di rata di preammortamento, o di interessi e capitale, qualora si tratti di rata di ammortamento) viene ripartita sulle rate residue successive.
Gli interessi da corrispondere decorrono dalla data di erogazione del finanziamento e vengono calcolati sulla base del debito residuo.

> Circolare dell'8 marzo 2016 del Ministero dello Sviluppo economico

Author: Rico-san / photo on flickr

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