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Fondi Ue 2014-2020 - PE al lavoro su condizionalita' macroeconomica

|Novità
18 dicembre 2015

Commissione REGI - fonte: Parlamento europeoLa commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo discute un progetto di relazione per garantire trasparenza e flessibilità nell'applicazione dell'articolo 23 del Regolamento 1303-2013 sul principio di condizionalità macroeconomica per i fondi strutturali e di investimento europei. La norma permette infatti a Bruxelles di proporre la riprogrammazione o la sospensione dei fondi Ue in caso di inadeguatezza della governance economica degli Stati membri.

L'articolo 23 del Regolamento 1303-2013

Il Regolamento n. 1303-2013 prevede un forte legame tra i fondi strutturali e di investimento europei (SIE) per il periodo 2014-2020 e il rispetto della governance economica dell’Ue, con l’obiettivo di aumentare l’efficacia della spesa dell’Unione in un contesto di ristrettezze di bilancio. In particolare, l’articolo 23 del Regolamento stabilisce che tutti i fondi SIE, non più solo il Fondo di Coesione, ma anche il FESR, il FSE, il FEASR e il FEAMP, sono ora subordinati al rispetto delle procedure di governance economica.

Nel concreto, questo si traduce nella possibilità per la Commissione europea di chiedere a uno Stato membro di riprogrammare parte dei finanziamenti ottenuti, quando ciò è giustificato da sfide economiche e occupazionali, e di proporre una sospensione dei fondi Ue quando sono raggiunte determinate fasi delle varie procedure di governance economica, ad esempio in caso di procedure di infrazione per disavanzo economico eccessivo.

Il progetto di relazione della commissione REGI

Secondo la commissione per lo Sviluppo regionale del Parlamento europeo, pur assicurando l'intenzione di evitare riprogrammazioni troppo frequenti da parte degli Stati membri, la Commissione europea non chiarisce adeguatamente, nelle sue linee guida sull'attuazione dell'articolo 23, in quali circostanze intende usare questo potere. Questa preoccupazione è al centro del progetto di relazione presentato oggi in commissione dal relatore José Blanco López (S&D).

L'obiettivo, ha spiegato il relatore, è garantire un'attuazione equilibrata, trasparente e flessibile del principio di condizionalità macroeconomica per i fondi europei, rispettando anche il principio di proporzionalità delle misure e tenendo conto delle difficoltà dei Paesi Ue e delle Regioni europee.

I fondi Ue, ha sottolineato Blanco López, possono rappresentare una parte importante del bilancio delle Regioni e degli Stati membri in questa fase di crisi e una riprogrammazione troppo frequente rischia di causare problemi, bloccando investimenti essenziali per la crescita. In più, ha aggiunto, c'è il rischio di approvare sanzioni ingiustificate nei confronti degli Enti locali e delle Regioni, che non sono responsabili degli squilibri di bilancio a livello nazionale.

La commissione REGI vorrebbe quindi che ogni proposta di riprogrammazione o di sospensione dei fondi venisse sottoposta a una valutazione preliminare, ma chiede anche maggiore chiarezza sui requisiti per cui può scattare l'intervento dell'Esecutivo Ue, sull'impatto socio-economico di questi fondi a livello di politica regionale e sul contributo che possono dare all'attuazione delle riforme negli Stati membri, anche in linea con le raccomandazioni per Paese della Commissione.

Il progetto di relazione chiede quindi che la condizionalità macroeconomica venga utilizzata solo per contribuire a un'attuazione più mirata e orientata ai risultati dei fondi SIE e che eventuali modifiche vengano richieste agli Stati membri direttamente in sede di approvazione degli Accordi di partenariato e dei Programmi operativi 2014-2020 per evitare riprogrammazioni a medio termine.

L'articolo 23 del Regolamento n. 1303-2013 non può essere modificato o stralciato, ha spiegato il relatore, ma si può lavorare perchè l'applicazione sia equa, circoscrivendo i casi in cui la Commissione può chiedere la sospensione o la riprogrammazione dei fondi strutturali e di investimento europei. Un approccio condiviso dagli eurodeputati della commissione REGI, che dovranno presentare gli emendamenti al testo entro il 19 maggio, in vista del voto in programma per il mese di luglio.

Links
Fondi Ue: OpenCoesione, spesa certificata in aumento

Comunicazione della Commissione europea sull'applicazione dell'articolo 23 del Regolamento 1303-2013
Progetto di relazione del relatore José Blanco López

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