Chat with us, powered by LiveChatConferenza Stato-Regioni: ok a PAC, Piano assicurativo agricolo e Piano aeroporti - FASI
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Conferenza Stato-Regioni: ok a PAC, Piano assicurativo agricolo e Piano aeroporti

|Novità
20 febbraio 2015

Photo credit: Roberto_Ventre / Foter / CC BY-SAAttuazione della Politica agricola comune 2014-2020, Piano assicurativo agricolo e Piano nazionale degli aeroporti. Sono i temi su cui è arrivato il via libera della Conferenza Stato-Regioni.

PAC

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il decreto che completa il quadro normativo nazionale di attuazione della riforma della Politica agricola comune (PAC) 2014-2020 per i pagamenti diretti, che valgono per l’Italia circa 27 miliardi di euro totali.

Il provvedimento completa le norme in materia di:

  • attività agricola,
  • agricoltore in attività,
  • mantenimento delle superfici agricole e attività minima su quelle naturalmente mantenute,
  • calcolo del valore dei diritti all’auto,
  • alcuni adempimenti connessi al greening.

Un provvedimento che, secondo il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina dà “certezze agli agricoltori in un passaggio delicato come quello dell’applicazione della nuova PAC. Non è la riforma che avremmo voluto, ma dobbiamo impiegare al meglio tutte le risorse che abbiamo a disposizione soprattutto per la tutela dei redditi degli agricoltori”.

Entro marzo, prosegue il ministro, “vogliamo essere pronti con la prima domanda per gli aiuti precompilata online. Per 700mila aziende significherà rendere semplice come un click la dichiarazione per l'accesso ai fondi europei, tagliando il peso burocratico e restituendo tempo alle imprese”.

Soddisfatto anche il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, che definisce il decreto “fondamentale per affrontare anche la questione del settore lattiero-caseario, un risultato molto importante che consente al mondo agricolo di partire con il piede giusto”.

Piano assicurativo agricolo

Via libera della Conferenza Stato-Regioni anche al Piano assicurativo agricolo 2015, con l'introduzione dell'obbligo di utilizzare un nuovo specifico criterio di liquidazione per il calcolo del danno in tutte le tipologie di polizze ammesse ad agevolazione. Una metodologia di calcolo che negli anni scorsi era prevista solo per le polizze "multirischi”, che nel piano assicurativo 2015 sono sostituite da altre tipologie.

La misura, secondo la Conferenza Stato-Regioni, avrà un grosso impatto sul mercato assicurativo imponendo a circa il 70-80% delle attuali polizze, che utilizzano altri criteri di liquidazione, un nuovo unico sistema di valutazione dei danni.

Piano nazionale degli aeroporti

Via libera della Conferenza Stato-Regioni anche al piano nazionale degli aeroporti, presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi

Il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica. Tali bacini sono:

  • Nord-Ovest,
  • Nord­-Est,
  • Centro­-Nord,
  • Centro Italia,
  • Campania,
  • Mediterraneo-­Adriatico,
  • Calabria,
  • Sicilia Occidentale,
  • Sicilia Orientale,
  • Sardegna.

In questi bacini sono inoltre individuati:

  • 3 aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia;
  • 9 aeroporti strategici inseriti nella core network europea: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l'aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa), Bologna e Pisa/Firenze (a condizione che Pisa e Firenze realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania e Cagliari.

All'interno di ciascun bacino vi sono, inoltre, aeroporti considerati di interesse nazionale (Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero) a due condizioni:

  • la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all'interno del bacino di utenza;
  • la dimostrazione, tramite un piano industriale, che l'aeroporto è in grado di raggiungere l'equilibrio economico­-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio. La mancanza di queste condizioni determinerà l'uscita dello scalo dall'elenco degli aeroporti di interesse nazionale.

La qualifica di aeroporti di interesse nazionale è attribuita anche a quegli scali che garantiscono la continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di sviluppo o particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto, in particolare ferroviario, adeguate a garantire tale continuità.

Il piano nazionale degli aeroporti determina infine la strategia degli investimenti dello Stato nelle infrastrutture di collegamento degli scali.

Photo credit: Roberto_Ventre / Foter / CC BY-SA

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