Chat with us, powered by LiveChatFriuli Venezia Giulia: manifatturiero, ddl per rilancio industriale - FASI
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Friuli Venezia Giulia: manifatturiero, ddl per rilancio industriale

|Novità
14 novembre 2014

Man at WorkAttrarre nuovi investimenti nel settore industriale favorendo uno sviluppo innovativo e sostenibile. Questo l’obiettivo del ddl per il rilancio del manifatturiero in Friuli Venezia Giulia, dotato di un budget di 80 milioni di euro.

Il ddl, ancora in fase di discussione, è suddiviso in quattro linee guida:

  1. attrattività,
  2. riforma dei consorzi,
  3. semplificazione,
  4. misure di sviluppo

Attrazione di nuove iniziative imprenditoriali

Per attrarre gli investimenti in Regione il ddl prevede la definizione di:

  • un piano di marketing territoriale,
  • la creazione di una struttura interna alla direzione Attività produttive che direttamente predisporrà ed attuerà le politiche di marketing con la collaborazione dei consorzi e degli enti territoriali.

Nel documento è individuato anche uno strumento innovativo per il territorio per la realizzazione degli investimenti, il "contratto di insediamento", nella forma dell'accordo di programma che lega ad un unico obiettivo Regione, impresa, enti locali e altri soggetti eventualmente coinvolti.

Riforma dei consorzi di sviluppo industriale

Per favorire l’insediamento di nuove aziende sul territorio, il disegno di legge delinea una radicale riforma dei consorzi di sviluppo industriale, attraverso:

  • trasformazione delle Agenzie per lo sviluppo del distretto industriale (Asdi), intese come soggetti pubblici-privati di riferimento del distretto, in soggetti interamente partecipati da privati,
  • avvio delle operazioni di fusione entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge,
  • definizione di un tetto per i componenti del consiglio di amministrazione e ai compensi (per il presidente 30mila euro e per il vicepresidente 10mila euro).

La riforma dei consorzi industriali intende inoltre favorire la re-industrializzazione e la riqualificazione delle aree dismesse ed inutilizzate regolando il riacquisto degli immobili dismessi.

Semplificazione

Per semplificare le procedure burocratiche, il ddl prevede che la Giunta regionale promuova accordi unitari per la semplificazione amministrativa delle procedure e delle formalità relative a:

  • accesso e svolgimento delle attività di servizi,
  • azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, cessazione o riattivazione delle suddette attività.

Sviluppo

Tra le misure di sviluppo inserite nel ddl ci sono:

  • politiche di sostegno alle filiere per promuovere i sistemi di aggregazione delle imprese,
  • collaborazione con Unioncamere per l'attuazione degli interventi a sostegno delle imprese.

Tempi e risorse

La Giunta prevede di approvare il testo definitivo entro il mese di dicembre per poi avviare a gennaio tutti i passaggi in Commissione.

Le risorse stanziate ammontano a 80 milioni di euro fino al 2017. "Venti milioni sono stati accantonati rispetto all'extra-gettito dell'anno scorso per l'area del Bianco e l'area di crisi triestina, altri venti verranno stanziati nel 2015 tra Finanziaria e assestamento, tra 2016 e 2017 prevediamo altri quaranta milioni", ha spiegato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello.

Photo credit: Faisal Akram Ether / Foter / CC BY-SA

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