Chat with us, powered by LiveChatInternational Accounting standards: l'UE finanziera' gli organismi di controllo - FASI
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International Accounting standards: l'UE finanziera' gli organismi di controllo

|Novità
26 gennaio 2009
Una troika più forte e super partes per garantire la stabilità finanziaria in Europa.  E' questa la più grande novità contenuta nelle misure adottate dall'esecutivo di Bruxelles in materia di regole contabili e di audit e salutata con entusiasmo dal Commissario per il mercato interno e i servizi, Charlie McCreevy.

Il primo comitato, che si occupa del settore del mercato immobiliare (CERVM), il secondo, dedicato al sistema bancario (CECB) ed il terzo, quello per il settore assicurativo e pensionistico (CECAPP), avranno a disposizione un quadro operativo più chiaro ed efficace, nuove regole per un più spedito percorso decisionale, ma soprattutto beneficieranno a partire dal 1° gennaio 2010 di un sostegno economico di ben 36,2 milioni di euro provenienti dal budget comunitario, attraverso la modalità del finanziamento diretto, che si concluderà alla fine del 2013.

A usufruire di questi fondi, pero', non saranno solo i tre comitati comunitari, ma anche note fondazioni e riconosciuti organi internazionali che si occupano di stilare gli International reporting standard, come l’IASCF (International Accounting Standards Committee Foundation), l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e il PIOB (Public Interest Oversight Body). E' proprio questo l'aspetto più controverso della questione: pagarli per renderli indipendenti dalle correnti dei mercati finanziari e dalle speculazioni. Ci si chiede se il meccanismo possa funzionare.

In altre parole, negli intenti della Commissione Europea, un finanziamento stabile e continuo servirà a rafforzare l'indipendenza e la trasparenza di questi organismi nei confronti del mercato. Inoltre, l'applicazione di regole condivise e l'esistenza di eque condizioni di concorrenza sui mercati mondiali potranno contribuire a rafforzare le imprese europee e a creare un clima di fiducia in un settore duramente provato dagli scandali e dalla crisi degli ultimi mesi. 

Infine, per quanto concerne gli aspetti decisionali, qualora nei tre comitati comunitari venisse a mancare il consenso, le decisioni verranno prese a maggioranza qualificata e i membri che non si conformeranno alle decisioni prese dovranno giustificare la loro contrarietà. La proposta deve ora essere approvata dall'Europarlamento e dal Consiglio.
(Alessandra Flora, da Bruxelles)

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